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martedì 24 marzo 2015

Luang Prabang, dove paradiso interiore ed esteriore si congiungono

Si risale ancora un po' verso nord, alla ricerca di una città in cui depongo molte aspettative: Luang Prabang.

Il gruppo Italo-franco-filippino rimane saldo. Dopo le condivisioni di Thakhek e del villaggio tra le montagne abbia già il biglietto del pulman insieme e prenotato in una camera da 4.

Arrivati di prima mattina a Luang Prabang, il tuktuk che dalla stazione dei bus ci porta in guesthouse mi coglie inpreparato. Vedo all'improvviso una fila di monaci che si scambiano qualcosa con le signore locali, ma non capisco bene. Riesco solo a prendere una scatto di sfuggita. Sembra una processione con delle offerte!


Quando mollato giù lo zaino torno indietro a piedi non trovo più nulla di tutto ciò. Ne approfitto comunque per farmi un giro a caso dell'area in cui sono finito.
Non sembra per niente una zona turistica della città








A un certo punto, finita anche "la processione" di bimbi che vanno a scuola arrivo a una specie di stazione dei tuktuk e li dietro un mercatino per locali






Contento per gli scatti, torno verso l'area della mia guesthouse. Luang Prabang sia nell'area turistica che in quella vissuta solo da locali sembra una cittadina deliziosa, piena di monaci e con uno stile delle case molto piacevole.




Ecco una via che sembra tra le più famose del centro storico




Patricia, la ragazza filippina, è ansiosa di vedere luoghi speciali. Cosí decidiamo di andare a vedere una cascata delle zona, senza sapere bene cosa attenderci.
In viaggio, leggendo una guida riguardante la zona, sembra ci siano li anche degli orsi.


Ed è proprio così. Arrivati nella zona delle cascate prima ancora di vedere una goccia d'acqua, ben divisi dall'area tracciata, è possibile vedere dei bei orsetti in una riserva.


E quando penso che gli orsi siano la esperienza e sorpresa migliore della giornata, vengo subito smentito.
Ero un po' stufo di visite a cascate e grotte, per quanto belle. Ma questo posto è davvero unico, un vero paradiso in terra!



Oltre alla imponentissima e spettacolare cascata principale, in giro per il parco c'è tutta una serie di cascatelle e piscine naturali, tutte da godere, in mezzo alla natura. 
Sembra qualcosa quasi creato dall'uomo per quanto è accessibile e simile a una bellissima area relax di un parco acquatico. Ma è tutto incredibilmente naturale, di artificiale non c'è nulla.


Io, non sapendone niente, non ho portato il costume. Ma non resisto, seguo Patricia e mi butto in mutande e canotta. 



Tornati in città, voglio approfondire la questione dei monaci. 
Arrivati nel centro non si possono non notare i "wats", templi all'epoca dal tetto dorato. In realtà anche il resto è dorato e riportano all'intento mosaici dorati riguardo alla vita del buddha.
All'interno del principale, chiamato Wat May, non si può entrare. Si può solo ammirare da fuori una piccola e bellissima statua dorata. 
Non ho capito se è l'originale.. ma Luang Prabang prende proprio il nome da una antica statua dorata, chiamata "Pho Bang", che il primo principe nel 1300 circa aveva porto qui e da la città che iniziò un antico splendore.. In occasione della celebrazione del nuovo anno il "Pho Bang" viene portato in processione per la città 



Nell'antico centro della città ogni giorno dalle 17 inizia un night market, ma non becero e chiassoso come tutti i night market che ho trovato sulla mia strada. Questo è, comunque attivo e vivo, ma più di classe.. pieno di prodotti culinari ma soprattutto di artigianato per la persona e per la casa che davvero hanno un loro perchè


Al centro della cittadina c'è poi una collina, e in cima c'è un altro bel tempio dalla punta dorata: il Wat Xieng Thing.




Da lì è possibile godere di una bella vista dall'alto sulla città e sulle rive del mekong
e se si è fortunati un bel tramonto, con il sole che cade rovente in terra thailandese 
(dall'altra parte del fiume è già Thailandia).


Tornando verso la guesthouse mi fermo in un altro tempio minore, ma è interessante perchè è all'interno di una cittadella dove vivono tanti giovani monaci




Sembra sia da qui che all'alba parte la processione giornaliera del monaci che avevo intravisto al mio arrivo in città..


5.30 AM mi sveglio già pronto per uscire. Ritorno a quel monastero.
È ancora buio ma una signora sta già pregando e una piccola cappelletta locale è già socchiusa e illuminata all'interno.


Piano piano i monaci escono e si radunano..tutti muniti di una specie di vaso con laccio a spalla


Giusto fuori dal monastero è già pronta una schiera di ragazze con cibo e doni.



Quando ancora il sole non è sorto la processione per le vie del centro ha inizio


Nel frattempo io mi sposto in uno dei vicoli li accanto, dove uno dei mercatini alimentari che avevo visto la prima mattina sta per aprire i battenti. È bello passeggiarci all'interno mentre ancora è in preparazione. Alcune signore usano ancora la torcia per vedere meglio e selezionare i prodotti più piccoli








Nel frattempo la camminata arancione continua e è il turno anche delle signore più anziane che chiudono il percorso. 



Effettuata la consegna si racchiudono in preghiera.




E poi tornano romanticamente su per le scale alle loro faccende extra-religiose. Anche, e soprattutto, questo è la magica Luang Prabang.
































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