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domenica 9 novembre 2014

IN MONGOLIA È ESPLOSO IL CASO "EMANUELE ALBERTO CRIPPA", L'ITALIANO BLOCCATO

Una foto un po' in stile Al Quaeda... sta impazzando in Mongolia.

"Ema" in versione prigioniero politico, ha creato scandalo nella capitale mongola e più di 200.000 persone hanno letto questo nome: "Emanuele Alberto Crippa", ovvero il nome che era scritto sul mio passaporto. La diffusione della storia tra i social continua a essere tuttora virale e in crescita continua.

I mongoli sono arrabbiati con il rapinatore e chiedono che almeno faccia ritrovare il passaporto dell'Italiano.





Riassumendo: I mongoli stanno facendo di tutto per recuperare il mio passaporto rubato. Ma l'alternativa se non si recupera è che l'Ambasciata italiana a Pechino mi aiuti a fare un nuovo passaporto, POSSONO, C'È GIÀ UN PRECEDENTE IN MONGOLIA, ma con me se ne fregano.
Ricordo che sono in traversata via terra da 2 mesi dall'Italia verso l'Australia e sono arrivato in Mongolia. Voglio arrivare in Vietnam, Cambogia, Laos, Indonesia, Bali per supportare del progetti di sviluppo.
In questo momento la Diplomazia Italiana  mi sta trattando come un clandestino che deve essere rimpatriato nel suo paese, o come un normale turista che vuole tornare in Italia al sicuro.. Quando io ho chiarito che non voglio.



Ma facciamo un passa indietro. 

Ecco cosa succede se sei in Mongolia, sei straniero e ti rubano tutto.
La gente ti sorregge e inizia a chiamare numeri che possono essere d'aiuto. Mentre piano piano capisci in quanta merda sei finito dentro. Cerchiamo di essere lucidi. Non ho piú niente. Ma i ladri hanno tutte le mie carte di Credito. Blocchiamole. Troviamo i numeri per l'estero di Unicredit Bank. Non funziona un cazzo. Ci rendiamo conto che le chiamate di quasi tutti i numeri mongoli verso l'Italia sono bloccate, e anche i numeri italiani che chiamano da qui verso l'Italia. 
Nel frattempo mi rendo conto che anche la mia Sim italiana è nelle mani dei rapinatori. Sento i miei amici in Italia tramite Facebook che tentano di fingersi me al telefono con la banca mentre io gli scrivo le risposte. Niente, sgamati. 


Arriva la mia amica Enkhee nel frattempo, proviamo a chiamare Unicredit con il suo, suona! 
Dopo 2 ore dal furto finalmente riusciamo a fare il blocco temporaneo delle carte.

Corriamo dalla Polizia. La risposta è "se hai una assicurazione sui furti facciamo partire le ricerche"per la denuncia se ne riparla tra 5 giorni.

E io nel frattempo ?? Sono un clandestino ??

Nel frattempo tutte le notizie belle vengono insieme: in Mongolia NON C'È AMBASCIATA ITALIANA, e neanche un Consolato Onorario. Non c'è niente.

Le prima voci che circolano sono che forse andando con la denuncia  della Polizia, la traduzione certificata e copia di passaporto e visto al consolato cinese, mi fanno fare un nuovo visto e un permesso momentaneo per raggiungere l'ambasciata italiana a Pechino.


Nel frattempo arriva la notizia! È appena caduto il governo mongolo per corruzione! La capitale è in shock : http://ubpost.mongolnews.mn/?p=12409


Ma non pensiamoci.. iniziamo le strategie home made con i miei amici Giulia, Gamba e Sarah. Iniziamo a perlustrare ogni angolo e cestino della zona e a chiedere in ogni locale, attività e ufficio.
Talvolta i ladri dopo il furto riconsegnano i documenti in un posto a caso della zona dicono..

Nel frattempo compare il nome di un contatto qui collegato con l'ambasciata di Pechino, è tardi e gli mando una e-mail.

Alle 7 del mattino è praticamente lui di persona a svegliarmi in Guesthouse... Era venuto a sincerarsi di come stavo a cosa poteva fare per me. 
È un professore di Italiano, e tra poco sarà Console Onorario della Mongolia. Ma per ora no.
Andiamo a un'altro ufficio di Polizia a cercare di fare la denuncia ma niente, è sabato ed è troppo presto, non ce il referente. Andiamo in stazione a cercare di farci restituire i soldi del biglietto per Pechino: solo cambi data. Per il resto mi dice che l'ambasciata a cui far riferimento come Italiano è quella tedesca, vedremo che supporto potrà darmi... ma il passaporto elettronico si può richiedere solo nelle proprie ambasciate o in patria. Davvero super carino... ma niente di fatto per ora.

Si delinea l'idea che:

 o ricompare il mio passaporto rubato
 o si fa un miracolo senza precedenti per convincere i cinesi a farmi andare a Pechino a rifare il passaporto
o mi trattano come un clandestino e mi rimandano a casa, e solo con aereo diretto. E l'aereo lo pago io.

Ottimo no?


Nasce a questo punto l'idea di aumentare le possibilità che il passaporto venga restituito.
Iniziamo a creata in un supertecnologico ufficio di grafica un volantino.



eccolo qua:





e a diffonderlo il più possibile


In pratica dice che un Italiano di nome EMANUELE ALBERTO CRIPPA non ha più la sua borsa, con passaporto e altre cose. Di chiamare i numeri xxx per chi la trova buono soldi di ricompensa.


E a questo punto siamo arrivati ad oggi. Una ragazza a l'idea di farmi scattare la foto in style Al Quaeda con il volantino in mano e metterla su Facebook.



A Ulaan Baatar, la capitale, che rappresenta il 95% della popolazione computerizzata del paese diventa un BOOM. 
Decine di migliaia di visualizzazioni, centinaia di condivisioni, discussioni aperte, preghiere, complimenti per l'aspetto :D, contatti, persone che chiedono se possono essere utile in qualche altro modo.

Tutto ciò proprio mentre in Mongolia è saltato il governo per corruzione e tutt'ora da 3 giorni sono senza Presidente del Consigli ne sostituto.


Non so come finirà, se mi troveranno il passaporto, se si riuscirà in qualche modo a farne fare uno nuovo stando qui, se si riuscirà a farmi spostare a Pechino via terra o cielo o se dovrò essere rimpatriato in Italia.
Comunque andrà, ho ancora un sacco di foto da fare per i supporters de La Mozzarelleria TransAsiatica e da finire gli short-films dall'Italia all'Australia percorrendo tutta la strada via terra. Quindi qualunque cosa succeda tornerò in questo esatto posto dove ho il culo appoggiato ora con un passaporto in mano e da qui ricomincerà via terra la mia strada verso l'Australia, senza voli in avanti che taglino il percorso. Se si va avanti in Aereo si torna nello stesso punto. Se si va indietro in aereo, a destra o a sinistra, si torna nello stesso punto. E da li si riparte via terra. 

In solitaria. E senza mozzarella.

E per ora senza soldi, passaporto, patente, Sim card e macchina fotografica.
Ma con tutti gli amici qui con me.


Se anche voi continuare a crederci, condividete, commentare, mettere mi piace su FB. Girate su www.mozzarelleria.com e cliccate le pubblicità. Prenotate le foto dalla traversata dedicate a voi su https://www.indiegogo.com/projects/mozzarelleria-transasiatica--2/x/8574246 
 ( sono gli ultimi 2 giorni alla scadenza ! )









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