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domenica 17 agosto 2014

- 1 mese | Mozzarelleria TransAsiatica. Test materiali sulle Dolomiti

17 Agosto 14

Milano. Manca più o meno un mese alla partenza e forse è arrivato il momento di fare un post.

Per chi ancora non lo sapesse sto organizzando una traversata. La "Mozzarelleria TransAsiatica", ovvero viaggio con i piedi sempre per terra (o per acqua) dall' Italia all'Australia, tagliando tutta l'Asia.

Sono tornato ieri sera al "quartier-generale", Segrate city.
Sono stato 10 giorni sulle Dolomiti a testare un po' di materiale. Clima ideale per il test. Pioveva almeno un po' tutti i giorni e qualche notte la temperatura si é avvicinata molto allo 0.
In piú son potuto stare un po' con il mio nipotino Leone, che sta imparando ora ad andare in bici. Ho rivisto Cortina, sfiorando le 5 torri, ammirato la marmolada da 2400m e fatto per la prima volta amicizia con una marmotta. Mi é spiaciuto invece tantissimo non vedere più in giro per i boschi i simpaticissimi scoiattoli rossi di Cortina.
Ma torniamo ai miei test per il viaggio! Ecco la situazione.

La tendina-bara Ferrino light fa il suo. E' leggera ma taglia un po' il freddo, tiene bene la pioggia, si monta e smonta in 5 min e, se la useró, il 1,5kg e spazio che occupa da chiusa vale il sacrificio. I picchetti di serie erano invece come il burro e ho provveduto e sostituirli con 10 picchetti più resistenti alla Coperaritiva di Cortina d'Ampezzo.

Sacco a pelo Ferrino light 700. È fantastico quanto è piccolo da chiuso, ma l'etichetta parla chiaro: +24 +10. L'avevo comprato per il tour in Africa e non mi salverá certo le chiappe dal freddo. Se lo porto in TransAsiatica devo contare di starci dentro bello vestito.

Materassino autogonfiante Quechua, light. Sempre un buon acquisto. Anche lui, come gli amici sopra, da chiuso occupa poco spazio. In effetti si gonfia quasi tutto da solo. Isola bene. In effetti a differenza di quello in spugna che si arrotola ti permette di dormirci sopra tutta una notte senza svegliarti con la schiena completamente distrutta. Promosso. Ma se si buca ?

Vestiti tecnici. Visto il sacco a pelo estivo..di notte al nord potrebbe essere meglio starci dentro un po' vestiti. Cosí ho recuperato due sottopantaloni riscaldanti, uno The Noth Face "Summit series" e l'altro Falke. Di quest'ultima marca anche una maglietta maniche lunghe con la medesima funzione.
E siccome qualcosa bisogna pur metterci sopra, e mi si sta distruggendo in stile Hulk tutta la mia collezione di pantaloni di qualunque tessuto, mia mamma mi ha fatto un regalo. Ora ho un paio di costosissimi pantaloni lunghi che con la cernierina diventano corti di Montura. Il logo non mi piace ma semprano una bomba. Tagliano bene il vento, sono leggeri ma con i sottopantaloni spero anche al freddo facciano il loro.

Scarpe. Strapromosse le Salamon Speadcross 3. Giá usare in Africa. Sono comode, resistenti. Impossibile slacciarle. Supertraspiranti. Tengono botta al freddo. Son davvero indeciso se affiancarle a dei veri scarponi in vista dell'Ottobre- Novembre in Russia-Mongolia-Cina, o affidarmi completamente a loro. Altro dubbio é se affiancare alle infradito i sandali Teva, poco utilizzati e sorprendentemente fastidiosi quando fa caldo e quando si bagnano.

Carrello. Dopo il tour backpack Africano con i pesi sulla schiena al limite ho deciso di comprare un carrellino da trasporto. Mi renderà meno agile ma mi darà la possibilitá a parità di peso di muovermi per più tempo a piedi. Dopo una lunghissima ricerca che andava da leggeri carrellini per zainetto, ai pensanti carrelloni da pesca, ai tecnici (ma ancora troppo pesanti) appositi carrelli da trekking agganciabili al fianchi con imbrago, ho optato per un carrellino tedesco, un nuovo modello della Andersen, non in commercio in Italia. Si chiamo TURA shopper alluminium. Appunto completamente in alluminio. con ruote grandi in gomma, portata 50kg (fin troppo), peso 3,5km (giusto compromesso tra i pesanti carrelli da pesca\trekking da 6-8kg (impossibili da caricare con lo zaino sulla schiena) e i troppo leggeri carrellini da scuola da 1,5kg. Interessante che abbia il manico e límpugnatura inclinabile in varie angolazioni. C'era anche con ruote da bici, ma ho optato per quelle in gomma piena antiforatura. Conto di trovare una soluzione per poterlo agganciare e trainare con un doppio moschettone da roccia tirandolo con un imbrago leggere da climber, senza usare le mani. Vedremo quando arriva! Per ora ha scatenato forti critiche da parte di entrambe le mie sorelle giornaliste e operatrici giramondo... Vedremo! Pronto ad ammettere l'errore.