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lunedì 29 settembre 2014

GIORNO 9 - 11 (TAPPA 5) VIENNA

MOZZARELLERIA TRANSASIATICA


Venerdì 26 Settembre 2014,

Sono le 17 in un piacevolmente caldo pomeriggio a Bratislava. Salgo sul pulman, facendo il biglietto direttamente dal driver, che é stranamente gentile e sorridente. Bratislava - Vienna, nonostante sia una tratta internazionale, qui é visto come una rotta poco più che cittadina, sono infatti a 1 ora di strada.
Dopo pochi Km c'è subito lavoro per la mia telecamerina avventosata al vetro..pronta a cogliere i momento salienti del viaggio. Si consuma un tramonto su una piana eolica di cui non si vede la fine



Poco dopo il buoi, fino alle luci della splendente Vienna. 
Arrivo alla stazione dei bus a Erdberg, che è anche una fermata della metro U3, che ferma anche alla stazione dei treni in centro, a Westbahnhof. Li vicino c'é il mio ostello, il "Do step inn". 
Mi accorgo subito che qui sarebbe il paradiso dei teppisti milanesi da metro. Non ci sono tornelli e nei giorni ho sempre avuto conferma che non si vede traccia di controlli. Probabilmente quando li fanno è una vera e propria retata e le multe sono pesantissime. Altra cultura.. 
 Do step inn é più un albergo nuovo, munito anche di camerate, che un vero ostello. 
Entro nella stanza che é arricchita con un finto soffitto in mattoni a volte di ottima fattura. Facciamo le presentazioni. C'é un ragazzo di Belgrado, George, e un ragazzo di Pavia, Luigi.

Luigi mi racconta che starà a Vienna qualche mese, per una sostituzione in uno studio internazionale. George si fa invece qualche giorno di vacanza dopo aver lavorato. Luigi va a cucinarsi qualcosa, rimaniamo che ci vediamo dopo per andar a prendere una birra. Io e George così usciamo alla ricerca di cibo locale! Il nostro obbiettivo si rivela più arduo del previsto. Finiamo in una specie di "corso Buenos Aires" pedonale, é tutto fastfood, cinese, japponese, kebap e al massimo Italiano... Alla fine dopo centinaio di metri troviamo un baracchino che fa hod dog con worsteroni austriaci di tutti i colori, Vada per questo!

Nel frattempo mi sto aggiornando con una mia amica bulgara, Ekaterina, che vive da anni a Vienna. Scopro che, oltre a studiare, lavora in un ristorante-bar fusion proprio su quella strada. Cosí torniamo a recuperare gli altri in ostello per raggiungerla. 
Tornati in ostello sento un odore famigliare, entro in cucine e Luigi si è fatto un risotto alla Milanese della Knorr. Che odore di casa!! Mi vede talmente splendere gli occhi .. che me ne regala due buste per il futuro!

Raggiungiamo Ekaterina che è bellissima come sempre, ci offre un drink al Amaretto di Saronno e poi anche del vino bianco. Poco dopo finisce il suo turno e la accompagno a prendere il pulman. E' veramente una ragazza stracarina e dolce. Ci diamo appuntamento con lei e gli altri amici bulgari a una festa di compleanno la mattina successiva. Purtroppo non riuscirò più a rivederla.


Il mattino dopo mi sveglio, è il momento di andare a scoprire quanto è bella Vienna. Se è valsa la pena di fare questa deviazione fuori programma.

Decido di andare subito al Museo Belvedere. Una villa antica fantastica immersa in giardini vittoriani. Non é un museo enorme, sono solo 3 piani composti da 4 sale ognuno. Ma ogni sala ospita capolavori incredibili, da Monet a Manet, da Rembrant a Klint, e delle signore delle sicurezza agguerritissime perché non si facciano foto.


Eccomi qua all'ingresso anteriore. Vengo subito rimproverato per aver calpestato l'erba. Iniziamo bene.  Il clima é molto variabile, in questo momento prevalgono le nubi.



Arrivato al secondo piano mi trovo subito il capolavoro di David: Napoleone. vedere questi capolavori dal vivo per me è sempre una grande emozione. Scoprirne le dimensioni, l'odore. Apprezzare il tratto. Poco dopo mi trovo il primo Klimt della collezione di questo museo, "familia", un ambiente cupo con una donna che tiene i figli sotto a una coperta o giacca che sembra il lana grezza nera. Capisci subito quale fenomeno é stato. Una sala più in la si gira a destra e in fondo su una parete nera, lucide creata apposta, eccolo, il bacio.

Qui si accalca la maggio parte della folla e in maniera alterna c'è praticamente sempre una rappresentante della sicurezza del museo. Passo una mezzora in quella sala. A un certo punto il miracolo, inspiegabilmente si spostano tutti altrove. Trovo un istante per stare soli io e il dipinto e scattargli un'unica foto sfuocata della nostra più unica che rara intimità, prima che la signora del controllo si riaffacci sospettosa. 


Passo alla sala successiva. Un'altro ritratto di Klimt è molto emozionate: "ritratto femminile"del 1894 circa. Questo è completamente diverso dal suo solito stile, impressiona per il dettaglio e il realismo. Questo ciondolo colmo di diamanti che la donna posta al collo sembra uscire, pensi di poterlo afferrare e portarlo con te. Nonostante ciò é il volto della donna che riesce a prendere l'attenzione, la sua pelle.

Prima di scendere do un'ultimo sguardo al quadro vivente che si vede dalle finestra di quel palazzo, il sole proprio in quell'istante decide di illuminare come un flash remoto il centro della città





Torno alla metro e vado in quella che una volta era piena campagna, ora città : a Schonbrunn, nella periferia Ovest. Qui c'è la reggia chiamata appunto Schonbrunn. E'stata residenza degli Asburgo dal 1730 e era stata progettata per essere più bella di Versailles.  


davanti


dietro

I giardini che circondano la reggia sono immensi, curatissimi e pubblici. Sogni di ogni corridore da parco, scarrozzatore di carrozzina e vecchietto da panchina. E' sicuramente un fantastico incentivo a decidere di vivere in questa prestigiosa periferia.  Incrocio una coppia con testimoni che ha scelto questa location per le foto post cerimonia. Mi avvio per la lunga camminata di ritorno verso la stazione di metro e tram di Schonbrunn.

 Il mio tram per tornare alla base é il 58, che mentre ci salgo si trasforma in 62. I mezzi Viennesi, fino a quel momento impeccabili si trasformano in un istante in un incubo. Il tram prende a fare fermate non scritte nella mappa. Il vecchio autista del vecchio tram non spiccica una parola di inglese e mi fa solo capire di levarmi di torno. Io mi impunto, penso prima o poi tornerá indietro. Mi intima per l'ultima volta di scendere. Scendo solo quando siamo dentro alla rimessa. Scatto qualche foto e mi rincammino alla ricerca di un tram che mi riporti almeno alla stazione da cui ero partito.

Quando arrivo in ostello é tardi, sono le 21.30. Avevo in teoria appuntamento con gli amici bulgari "viennizzati" alle 20. Ma devo ancora organizzare pulman e ostello per Praga del giorno dopo. Tra connessione a internet lenta e chiacchere coi compagni di camera esco alle 23. Festa persa. Decido di fare comunque un salto in centro, che mi sembra tremendamente simile al centro di Milano. Stessi, negozi, stesse facciate, stessi vestiti. Mi sembra di respirare pure la stessa aria. E' però un po' diverso il Duomo di qui e, per ora, anche i veicoli green che gli girano intorno.                            


Il mattino dopo ho ancora a disposizione qualche ora prima di partire.
Vado a vedere la chiesa di San Carlo Borromei, dove incontro i "Medici senza frontiere", intenti in una bella raccolta fondi per le principali vaccinazioni dei bimbi in Africa e la prevenzione alle peggiori malarie.




Faccio poi in salto a vedere il parlamento e mangiare un boccone mentre osservo che aria tira li fuori.


Infine l'ultimo saluto é per il Danubio. Dopo aver viaggiato insieme fin da Lubiana, per Budapest e poi Bratislava, ormai siamo amici, e non posso esimermi da una visita




Qui il Danubio è corposo e ancora più lontana dal centro rispetto a Bratislava. Ma il nuovo grattacielo svetta proprio sulle sue acqua



Famoso alle cronache per 2 lavavetri che si son trovati appesi al 48esimo piano su un ponteggio inclinato

Alla destra della nuova skyline un enorme parco, che ossigena il Danubio, di fronte all'isola viennese, collegata da un ponte. Nel parco si aggirano anche scoiattolini rossi e un trenino su rotaie fisse.  Sulle sponde del Danubio si fanno invece compagnia coppie di cigni bianchi, tuffati simpaticamente a caccia a zampe all'aria.



Anche questa volta é giá ora di tornare in ostello a lavorare un po' sul materiale, chiudere tutto. Riesco a sentire anche Fabrizio da Boston, un'altra città vivibile che come Vienna ti lascia i tuoi spazi. E' ora di tornare sulla rotta prestabilita, alla volta di Praga














sabato 27 settembre 2014

GIORNO 7 - 9 TransAsiatica: BRATISLAVA

Continua il tour sulla rotta del Danubio.
Dopo averlo visto da Lubiana e Budapest ora lo inseguo a Bratislava.

Viaggio organizzato nella nottata prima di partire ovviamente :)
L'unico bus ha un orario per me normale, pomeriggio, è di una compagnia dal nome sospetto e mai sentita dai gestori dell'Ostello a Budapest, si chiama "Student Agency", costa anche molto meno degli altri, Budapest - Bratislava 9 Euro. Mi consigliano compagnie più celebri ma piuttosto che fare l'alzataccia, alzarmi alle 6 e perdermi le ultime visite di Budapest.. me la rischio e scelgo Student Agency.
Arrivo al punto di raduno vicino al nuovo stadio di Budapest usando i fiorini avanzati per un taxi e un ultimo giros e puntuale giallo fiammante, bellissimo arriva il pulman "STUDENT AGENCY". Non mi fanno problemi per lo zaino "armadio" e salito su lo scenario é incredibile per un pulman da 9 Euro: sedili comodi e spaziosi, schermo personale per film, cioccolata calda compresa nel prezzo e una hostess sul pulman che sorride e da risposte e dice "oh cool" e risorride quando gli dici qualcosa. Meglio viaggio best ever. Grande Student Agency.

 


Senza rendermene conto sono a Bratislava.



L'ostello che ho trovata, sempre la notte prima a Budapest si chiama "Wild elephants"e sembra essere l'unico vero ostello gestito da veri backpackers che si sono stabiliti qui, in più é l'unico in centro e anche il più cheap.
Arrivo seguendo il fido GPS del Nokia e in effetti è a 2 passi dalla piazza centrale, sopra a un centre massaggi thai. Dentro si respira vera aria da viaggiatori di strada, ma è anche bello e spazioso. Si capisce subito che quasi tutto il personale é composto da ragazzi li con vitto e alloggio in cambio di alcune ore di servizio e a parte il gestore gli altri sono li mi da massimo 2 mesi. C'è anche Noemi, un'italiana di Gorizia. Li da 3 settimane. In più in ostello c'è Bruno, un ragazzo reggiano, trapiantato a Milano per ingegneria. Prendo con Bruno e andiamo a magiare in un pub Slovaccho. Conto, con primo e 2 birre media: 7 Euro.
Dopo cena i ragazzi dell'ostello ci invitano fuori a bere qualcosa. Oltre a Noemi, ci sono uno spagnolo un francese e un japponese. Vengono con noi anche una coppia, lui australiano lei polacca, conosciuti qualche settimana prima a Cracovia, che nella pazzia del colpo di fulmine hanno preso e sono andati a fare un tour della Grecia. Ora risalivano verso Vienna dove lei inizia a ottobre l'erasmus.
Lo spagnolo, invece, dopo 2 mesi da ostellante ha trovato un posto alla sede europea della DELL come tecnico del supporto informatico, ed è contentissimo! Mi spiega che qui ci sono poche tasse e le muntinazionali vengono a costruire le loro sedi. Cosí ci sono ottime possibilitá di lavoro anche per spagnoli, italiani, fracesi ecc perchè servono tutte le lingue per la gestione dei servizi. Ha trovato oggi l'appartamento dove andrà a vivere dopo l'esperienza da ostellante "alla pari". Offre lui da bere per festeggiare! Qui si beve un grappino locale, la Borovicka! Un bel bicchiere costa 0,70 Euro e bisogno mandalo giù alla goccia. Al secondo eravamo tocchi. Bruno collassato.


Il mattino dopo iniziamo il nostro tour della cittá. Come avete visto sopra, un castello bianco domina il paesaggio. Il centro della città é antico ed elegante, come del resto anche Budapest e Lubiana. E anche qui come nelle precedenti tappe il Danubio viene incorniciato come merita. Anche se a Budapest e Lubiana è parte integrante del centro della città, qui invece è spostato a lato.


Il tempo é un po' pazzo sta mattina, cosí ci infiliamo in un bar della piazza più antica per evitare un piovasco. La pioggia dura 2 minuti in croce, giusto il tempo di ordinare il capuccino e brioches slovacca più costosi del Paese, 4 Euro a testa.


Nella piazza i militati iniziano a organizzare goffamente qualcosa, sarà l'ennesima festa per il mio passaggio ??

Nel frattempo noi gironzoliamo per ammirare la città, tra continui cambiamenti climatici. Il nostro obbiettivo principale é trovare la famosa "chiesetta blu", ma la prendiamo alla larga. Notiamo che è pieno di statue strane da scoprire in giro per il centro. Prima della chiesetta troviamo la cattedrale. Stava per iniziare una messa e non so se per le facce brutte o buone ci fanno entrare a visitare l'interno e poi bloccano l'ingresso ai curiosi. Mentre la messa inizia tra un segno della croce e l'altro andiamo a ammirare le antiche corone e poi usciamo con nonchalance... 



A lato della cattedrale c'è anche una casa bellina con Dipinti di Van Gogh al posto delle finestre

Ma ecco la nostra preferita in centro, la chiesetta blu! 



E' stata progettata da un architetto ungherese, a me ricordava Gaudí. Mi dicono che é in stile Art Nouveau. Sto facendo ogni giorno la foto di dove mi trovo, una sicuro la devo fare qui.

Torniamo in ostello. Bruno sembra essere in crisi d'astinenza da Noemi, in un giorno si sono affezionati tantissimo. Lei si libera alle 14, cosí ci accompagna a vedere un castello. Non quello bianco di bratislava, ma di una cittadina vicina. 
Tiriamo su "last second" una ragazza gallese, che in 30 secondi dice si e è pronta per uscire!
 (come le ragazze italiana in pratica....)


Andiamo nella stazione dei pulmun vicina al centro. Scopro che da qui c'è il pulman anche per Vienna.. che nel frattempo ho aggiunto all'itinerario.. E' solo a un'ora da bratislava!

in 15 minuti, scortati dal Danubio, siam in un paesino antico in mezzo al verde. Il pulman curva e arriva in un tipico piazzare da castello, come nei film di Dracula.
Il castello di Devin è diroccato, in mezzo a un parco, 


anche qui per non sbagliare mi scatto la foto del giorno.

Saliamo fino al castello e il panorama quasi al tramonto è fantastico. Il Danubio è ormai un amico in viaggio con me e si è tirato a lucido per l'occasione.


Arrivati in cima alla zona attualmente accessibile il panorama è ancora più mozzafiato. Da un lato sempre il Danubio spettacolare e le rovine, dall'altra sotto di noi un gruppo di ballerini hip hop che volteggiano su un parapetto in legno, a sinistra il piccolo villaggio di Devin e il Danubio ci conduce lo sguardo in fondo, fino a Bratislava.

Ci congeliamo un po' aspettando l'autobus tutti e quattro stretti stretti in un abbraccio. Bruno tornato in ostello parte subito per Vienna. 
Io e la gallese ci concediamo una cena allo Slovach Pub. Tagliere triplo, per provare un po tutto! Ravioloni con una crema alla panna e formaggio locale, gnocchettini speck e formaggi e gnocchettini speck e crauti. Boni.


totale con le bevande, meno di 5 euro a testa.

Mi resta l'ultima mattinata prima di partire alla volta di Vienna. Faccio come in Ungheria in tentativo per trovare un guscio protettivo per la GoPro rotta ma niente da fare.. Così uso il tempo rimasto per salire al Castello bianco di Bratislava.


La salita é più soft rispetto ai castelli di Lubiana e Budapest, ma ne sarebbe valsa comunque la pena. Anche qui ci sta la foto dei giorno. terzo giorno a Bratislava. Scendo verso l'UFO, ovvero il disco in mezzo al ponte principale, su cui è possibile salire a vedere il panorama. Al di la del ponte c'è un centro commerciale circondato da un bel parco che costeggia il fiume. Anche qui niente custodie per GoPro, la mia telecamerina subacquea portatile. 



Torno a fare i bagagli e lavorare un po' sulle foto. Prima di partire per l'elegante Vienna un'ultima foto street-UFO






























 

giovedì 25 settembre 2014

GIORNO 4 - 6 TrasAsiatica. BUDAPEST la cittá sempre in festa

E' il mio compleanno.
Ho passato tutto il giorno in pulman e sto arrivando a Budapest.
Sono le 23 passate. Il Bus ci scarica davanti a uno stadio nuovo di pacca in stile "Alianz Arena", tutto colorato da luci fluo quando si fa buio, di cui non ero a conoscenza. Anche perchè non ho mai sentito parlare di una importante squadra di Budapest. Bello, ma per il resto siamo un po' nel nulla.
Il gruppo si diluisce pian piano mentre io cerco di attivare il GPS.
Rimaniamo li in 3, io, un ragazzo e una ragazza inglesi altrettanto disorientati.  Ci indicano da che parte é il centro e dov'è la metro più vicina.
Mentre ci muoviamo, scopro che si sono conosciuti in un festival in Croazia e da li hanno iniziato a viaggiare per festival e feste fino a Budapest. Penso subito che se voglio divertirmi un po' é il caso di conoscerli, offro io i biglietti per la metro.
Poco dopo scopriamo che in realtá la metro che ci serve e chiusa per lavori e c'è un autobus sostitutivo, appena partito. Il prossimo passa tra 50min.
Approfittiamo per iniziare a incamminarci verso il centro. Scopro che la ragazza si chiama Jordan e lavora a Londra nel management della musica.
Troviamo un ATM cosí recuperiamo un po di Fiorini ungheresi e per ricambiare il mio gesto di prima offrono loro un taxi verso il centro.
Abbiamo giá prenotato in due ostelli diversi ma ci scambiamo i contatti, mi dicono che sta sera sono stanchi ma se voglio festeggiare domani c'è una festa spettacolare nel complesso termale più bello di Budapest, in pratica un party in piscina ma fatto nel fresco autunno ungherese con l'acqua calda delle terme all'aperto a tenerci in vita.

Arrivo in ostello, in una via vicina al centro e alla movida ma dall'aspetto severo. L'ostello di chiama "Casa della Musica" ed é l'unica caratteristica che lo lega all'Italia. Faccio in tempo a buttare in camerata gli zaini e fare una doccia e crollo. Sognavo di essere a Budapest per il mio compleanno e per un'oretta ci sono stato, ma per festeggiare se ne parla domani.


Mi sveglio di buon umore!
Se all'esterno l'ostello era tetro e grigio mi accorgo che all'interno è coloratissimo, occupa tutto l'edificio, e oltre a cucina e sala comune ha da basso anche un'area colazione e feste all'aperto. Mi preparo una scorta di thè caldo e it's time to Budapest.

  



Il mio primo obbiettivo é andare a vedere il "Buda castle" che si trova appunto a Buda dalla parte opposta del Danubio. Io sono a Pest. Nel seguire il GPS verso il fiume mi ritrovo per caso in una via di cui avevo letto, "vaci utca", una via pedonale molto turistica. Niente di interessante. Però non avevo idee riguardo a come potesse essere questa cittá, ma mi ha sorpreso questo primo impatto con strade pedonabili e spaziosi marciapiedi puliti e palazzi eleganti. A Milano anche a poche strada dal Duomo iniziano i "micro-marciapiedi" e zero piste ciclabili.











Nel frattempo raggiungo il Danubio e faccio una prima scoperta. Anche qui c'è la Statua della Liberta!
Ma questa troneggia enorme in cima a una collina.




Arrivo al primo ponte bianco e vado a Buda per la prima volta. Al di la del ponte c'è una cascata con in cima una grande statua di San Gellert, un omone stile Dio, con la barba, che innalza una croce.  Probabilmente nelle cartoline te lo fanno vedere cosí






Ma é divertente perché se tu vai la sotto la cascata la statua proprio non la vedi..





e per vedere la statua devi andare qui











Vabé, inizio i miei primi passi per Buda e mi dirigo lungo il Danubio verso il castello. Se a Lubiana il Danubio era romantico e elegante, qui é enorme e fa vedere la sua grandezza. Lo vedi scorrere quasi indifferente alle navi container e traghetti turistici, lunghi come grattacieli abbattuti, che lo solcano.



Ma eccomi al Buda Castle! Da fuori me lo immaginavo diverso. Più... castello! Invece da l'idea di una reggia imperiale, quale in effetti é stata.

Somma hanno sbagliato solo a dargli il nome. Entrando vieni accolto da giardini curati e  al primo livello puoi subito salire su torrette con arcate affrescate che incorniciano il maniera bellissima il panorama sulle bellezze di Pest dalla parte opposta del fiume. Mi emoziono e mi cade dalla mano l'obbiettivo da 24mm 1.4 da più di un metro di altezza, un gioiellino da piú di 1000 Euro. Sostanzialmente una tragedia immane per un fotografo.
Se la cava con una piccola ammaccatura ma sembra essere perfettamente funzionante. Meno male che li fanno davvero robusti questi obbiettivi pro...





Cerco di riprendermi dallo spavento gironzolando tra li vie e le mura del castello. E' davvero enorme anche solo da girare all'esterno e si rischia di perdersi tra antichi muri, viste spettacolare e giardini. I giardini e le mura sono su vari piani e ogni volta che si sale ci sono nuove sorprese e viste sempre più mozzafiato. Salendo più su la vista sul parlamento è da mozzare il fiato, E' stato costruito dopo il castello ovviamente, anche proprio in opposizione come contrasto simbolico alla monarchia. Ma certe torrette sembra essere state costruite sapendo che in futuro si sarebbe ammirato il parlamento e il ponte delle catene da li.


Quando pensi di essere arrivato in cima e che non ci sia più niente da scoprire la sorpresa. Qual giorno c'é era una sagra del cioccolato e dei dolciumi proprio nel terrazzamento più alto del castello!
Anche qui come a Lubiana vengo accolto da sole e festa!

 


Scendo giú cercando un modo per uscire dal castello tra viuzze e giardini. Scopro che anche qui come a Lubiana c'era una comoda e spettacolare funicolare per salire fino a su dall'altro lato. Mi accontento anche qui di fotografarla mentre ormai sto scendendo. nella piazza della stazione della funicolare sotto al castello c'é una simpatica statua a forma di vagina, che i bimbi sembrano apprezzare.



Voltando le spalle al castello ecco l'antico porte delle catene, con 2 leoni ad accoglierti. Anche qui c'é festa. Oggi é stato vietato l'ingresso alle auto e é solo pedonale. Ne approfitto per fare un video in time lapse di 20min delle gente che lo percorre sorridente.


Continuo il mio cammino verso il parlamento, macinando km a piedi senza sforzi. Lungo la strada incontro anche una gara cittadina di go-kart per grandi e una per piccini e una esposizione di prototipi di veicoli da corsa green. Sarò fortunato io ma queste cittá mi sembrano davvero ricche di iniziative, eventi e voglia di vivere. Non ho ancora passato un giorno uscito dall'Italia in cui le città un cui mi trovavo non fossero in festa.

Continuo la mia maratona per il parlamento, simbolo di Budapest. Ma ogni scorci non sembra essere da meno. Ora sono nel lato Pest e vedo una cattedrale meravigliosa risplendere nel lato opposto a Buda.





Ma eccoci finalmente al Parlamento, da sotto la sua bellezza ricorda un po' il Duomo de Milan :)
Decido di immortalarlo con un abbraccio un po' atipico

 


Voglio andare a vederlo dall'angolazione più classica, da cui scattano le foto da cartolina per immortalarlo. Bisogna attraversare un bellissimo ponte ad angolo in cui passa il tram.
Senza rendermene conto il tempo sta volando e il sole cadendo in basso. Quando arrivo dalla parte opposta i colori sono perfetti, dorati. Ecco a vuoi il Parlamento di Budapest come forse lo avete già visto in foto, ma scattata da me.

Lungo la strada di ritorno incappo in situazioni buffe impossibili da non immortalare,


ma soprattutto negli spettacoli del sole che, per oggi, ci abbandona



Ma la giornata non é ancora finita, c'è un compleanno da festeggiare, 
il mio !!!


Tornato in ostello situazione perfetta. Da film. In reception mi ritrovo un romano, un riminese e un salernitano appena arrivati. 
Ci metto 30 secondi a conviderli a venire con me a festeggiare. 

Ma prima cosa dobbiamo mettere qualcosa sotto i denti. Offro prima io un "antipasto": crema Knorr verdina a patate e porri. Che visto il freddino è stata molto apprezzata! E poi andiamo alla ricerca di un bel gulash caldo


Andiamo a mangiarlo a 2 euro a un banchetto di beneficenza di una ONG. Ci mette dentro anche una cremina stile Filadelfia. Buonissimo! 
Ci siamo conosciuti da 30min, insieme facciamo tutta l'Italia, ma siamo già come amici da una vita.

Torniamo in ostello per.. nonostante i 10 gradi.. andare a metterci in costume da bagno e infradito. Therme all'aperto party! O meglio "Sparty" ! Una festa che fanno solo 3 volte l'anno nelle terme più belle di Budapest.

Queste le reminescenze..  






Il pomeriggio successivo.. 
Eccoci qua, i quattro eroi superstiti della battaglia di Budapest.




Continua la visita della città, insieme a Davide il ragazzo di Rimini, che non sta più nella pelle di farsi un giro.

Visitiamo la sinagoga più grande d'Europa e facciamo un giro nel quartiere ebreo




Entriamo un alcune vie del quartiere ebrei che nascondono un turismo più atipico e più vita vera di Budapest, anche se a ridosso del centro della cittá. Scopriamo che qui c'è anche un romantico ristorante per due, Ma su "gomma"



Vorremmo fermarci per un pranzetto ma un invito al Museo degli Orrori ci attende. 
Sulla strada troviamo l'Opera, che si trova, come il nostro museo, su una delle vie principali di Budapest. E indovinate un po' ?
 Anche qui è tutto in festa!

All'Opera proiettano spettacoli gratuitamente e su tutta la via di più di 2km c'è una enorme festa della birra, cibi artigianali e tecnologie green

Ma prima di goderci la festa.. Museo degli Orrori! 
Io ho ricevuto un invito gratuito per entrarci come fotoreporter ma i 2000 fiorini dell'ingresso li vale tutti. Il museo è un'ex prigione nazista. Racconta tutto il periodo dell'occupazione con istallazioni moderne e spettacolari che partono dal secondo piano e scendono di 2 piani e infine si prende un ascensore-cinema che ti porta nelle segrete, dove c'erano e ci sono ancora le prigioni, sale di tortura e di impiccagione. Il museo é studiato in maniera moderna e pazzesca in ogni dettaglio per dare un'esperienza davvero piena e interessante di quanto di tremendo è successo, ma senza traumatizzarti.
Se si va a Budapest è da visitare.




Tornati nel 2014 ci dirigiamo alla festa. Andiamo fino in fondo al viale dove c'è un'enorme piazza stile "piazza del popolo" a Roma. Dove hanno allestito un vero e proprio ippodromo temporaneo per la festa. Dalla piazza inizia appunto questo viale infinito che in quel giorno sarebbe stato il paradiso per molti Italiani. Una distesa di stand di birra artigianale di ogni genere. Ma con prezzi ungheresi, quindi intorno ai 1,5 Euro a boccale. Io ho optato per una birra ai frutti rossi accompagnata da cuore di mucca cotto con una salsina stile brasato  


Nel frattempo anche Paolo e Francesco, il romano e il salernitano, si sono ripresi della serata e decidiamo di fare serata tutti insieme nella zona della movida Budapestiana. 
Scopriamo un posto particolare, ovvero uno dei più famosi locali chiamati "in rovina", ovvero creati e arredati all'interno di rovine di palazzi recuperate artisticamente. E questo é il risultato del recupero



È la mia ultima mattina a Budapest. Raccatto un po' di tempo per visitare il mercato coperto tra una selezione delle foto e un caricamento della batterie. Un pezzettino del cuore rimane qui con i miei nuovi amici, ma la strada lungo il Danubio deve continuare.