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giovedì 18 settembre 2014

GIORNO 1 TransAsiatica: appuntamento a TRIESTE

Alle 7.35 del 17 settembre 2014 sono partito per la TransAsiatica.
Prendendola un po' lunga visto che il punto di  partenza è Stazione Centrale a Milano. E sono partito con totale incoscienza. Incoscienza non nel senso che ero totalmente sbronzo di alcool (non lo ero) o di sonno (forse un pochino), ma non riesco ancora a emozionarmi, a rendermi conto di cosa sto cercando di fare, cioè un botto di Km. Toccare un po' con piede quanto sia piccolo il mondo, visto che ogni volta che andiamo in vacanza becchiamo sempre qualcuno!

Bè, parto nel lusso. Seconda classe, freccia bianca, "diretto" da Milano a Trieste, la mia prima tappa, senza mai scendere.
Il carrello-zaino, nonostante il treno recente e spazioso, non passa nel corridoio e mi vedo costretto a tirarlo sulle spalle per raggiungere il mio posto.
E' già iniziato il progetto del mio primo video, sotto la supervisione (pessima) di mia mamma ho girato la prima scena di me che do il primo di una lunga serie di morsi alla mozzarella prima di salire sul treno. Grazie mamma ero fuori fuoco.
Il treno sta per partire così mi attivo per far iniziare l'altro progetto video, attacco GoPro munita di ventosa sul finestrino e REC, per qualche secondo, ogni volta che c'è qualcosa di bello.


Arrivo a trieste. Un sole che brilla, temperatura perfetta e niente bora, il vento tipico di Trieste. Mi andasse sempre così!








Vado a vedere sotto consiglio di mio padre l'imperdibile piazza dell'Unità d'Italia. Qui sono radunati il municipio, palazzo della Provincia e della Regione in tutta la loro bellezza, dandosi le giuste distante di respiro.




Ma un appuntamento romantico mi aspetta e le donne non si fanno mai attendere. Anche perchè se no va a finire che la mia ultima vera pasta al ragù scuoce!

Mi bastano un paio di svolte e arrivo nel centralissimo Corso Italia, in un palazzo dell'800. Arrivo al portone dell' attico e mi apre, bella come il sole, la nonna Gianna.
E' la nonna di Martina, una dei miei amici a vita, qualunque cosa succede, della montagna.
Martina ora vive a Las Vegas e per un giorno la sostituisco io come nipote.
La Gianna mi ha preparato tutte le cose che sa che mi piacciono: pasta col SUO ragù, bresaola con grana e rucola, finale.. COPPA DEL NONNO.




Le comunico che non c'è più la bora che aveva sofferto al mattina così usciamo a bere il caffe. Poi mi porta a fare un giro spettacolare. Scopro che a Trieste c'è un bellissimo teatro romano


che c'é un teatro che sembra la Scala di Milano



Noto poi che i friulani sono talmente onesti e trasparenti che le oro banche hanno direttamente la parola LADRI nel nome (almeno loro lo dicono) e in vetrina ti mostrano la faccia dei loro cliente quando l'hanno preso nel culo














Infine arrivo in un posto bellissimo, il mio preferito a Trieste.
È un punto in cui il mare rientra e si crea una penisola d'acqua in mezzo alla terra dove attraccano piccole barche.
Negli ultimi anni hanno aggiunto un nuovo ponte con i parapetti in vetro, un nuovo punto ideale per una bellissima foto ricordo. Ma l'ulteriore cosa fantastica è che nonostante il  ponte é stato fatto gli anni scorsi, con tutte le tecnologie del mondo. Non ci crederete ma nel progettarlo avevano dimenticato un pezzo.. Quando hanno montato gli ultimo pezzi che avevano preparato mancavano al bordo una trentina di centimetri abbondanti e cosí a posteriori hanno dovuto aggiungere un pezzo per chiudere il buco. Che però é più corto degli altri e ben distinguibile!



ma hanno ammesso l'errore e cosí il ponte ha assunto ufficialmente un nuovo nome : "Ponte Curto"


Recuperato lo zaino-carrello c'é da correre per andare a prendere il pulman per Lubljana delle 17.45. Arrivo per il rotto del cuffia. Lo zaino con le ruote non ci sta nel bagagliaio regolamentare... devono aprirmi un vano straordinario per farcelo entrare e poi in perfetto accendo sloveno:

"2 euro extra."  

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