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lunedì 23 marzo 2015

Attraverso una montangna in nave: Alla scoperta di Konglor

Laos. Con due pulman locali, che insieme toccano quasi il tragicomico, raggiungo la città di Thakhek, sempre sulle rive del Mekong.



Saliti sul primo pulman, a 4000 islands, acceso il condizionatore partono delle "piogge" random "fantoziane", concentrate in particolare su alcuni posti del bus. Ma poi ogni tanto iniziano sulla testa di altre persone. Tutto il viaggio così.. Qualcuno alla fine ha preferito mettersi su una sedia di plastica in corridoio.
Cosa impossibile da fare sul secondo pulman.. Visto che il corridoio era già completamente occupato da sacconi agricoli, che sembravano contenere o aver contenuto in passato mangime per conigli.
La loro presenza lascia prospettare il peggio.



Il viaggio in realtà parte bene, senza "piogge".. anche perchè non c'è il condizionatore, ma noi abbiamo il finestrino.
Poi la situazione si fa altrettanto divertente e godibile, soprattutto per chi fa da spettatore. Prima una coppia di ragazze viene assalita da una "famiglia" di formiche rosse! Poi dopo mille mini pause dell'autista per motivi personali o comunque locali, finalmente facciamo la sosta vera.. quella "bagno", bere, cibo.
Ma però poi si allunga per caricare nella "stiva" 40 maialini!
Tirati su dalla gambetta da un track-pickup a lato e lanciati dentro.

Dovevamo arrivare a Thakhek alle 21, arriviamo all'1.

Qui prendiamo in 6 un grosso tuk tuk per il centro. Siamo 3 ragazzi svedesi, io e le due ragazze delle formiche, che scopro essere una francese e una filippina.

I 3 svedesi si dileguano  mentre io "pedino" le ragazze verso l'HOTEL MEKONG.
Qui arriviamo contemporaneamente  in reception con un trio di altri francesi. La receptionist ci dice che rimangono libere solo 2 doppie. Una camera la prendono i francesi e per l'altra le 2 ragazze mi invitano, veramente carine, a dividerla con loro.
Distrutti collassiamo molto in fretta.

È mattino, vado alla ricerca di uno scooter economico a noleggio per andare verso le montagne del Laos, e in particolore verso Konglor cave, a circa 180 impervi kilometri da qui.
Impresa non da tutti e da quello che leggo sconsigliatissima nel periodo delle piogge.

Trovo uno scooter semiautomatico a circa 8$ al giorno. Lo prendo.
Le ragazze, a sorpresa, decidono di prenderne uno anche loro e venire con me.



Per qualche ora, per qualche giorno, torno alle libertà ed elasticità della 2 dueruote motorizzata!





Dopo aver attraversato colline e montagne non comuni, davvero taglienti e mozzafiato, al tramonto arriviamo in un paesino. Aria di turisti zero. Ma c'è una Guesthouse!
Camera matrimoniale con ventilatore e bagno per 60 Kip. (circa 0,70 Euro a testa), la prendiamo.


Erano un po' di settimane che non mi trovavo completamente fuori dal circuito turistico e ne sono ben felice. Magia della moto!
In una specie di locanda a gestione molto famigliare, mentre scorre Tommy & Gerry, ci portano le uniche due scelte previste dal menu: una gratis, una bella vassoiata di insalata mista fresca con il Maggi, L'altra quasi, una zuppa con noddle, verdure e uova.



È di nuovo mattina. E PIOVE UN CASINO.

Dopo una piacevole notte.... che sempre più si rinfrescava, il motivo di quell'abbassamento di temperatura è arrivato.  Piove. Arrivano 2 forti piovaschi di 10 minuti l'uno.
Proprio nel posto in cui più temevo la pioggia. Infatti dalle letture su internet sembra che in prossimità della grotta la strada sia davvero impraticabile e viscidissima quando piove. Anche se non si capisce se intendano prima o dopo la grotta... Speriamo dopo.

Smesso l'ultimo piovasco, decidiamo di lasciare gli zaini con il grosso delle attrezzature elettroniche, in guesthouse dove a questo punto ripasseremo, anche se non era sicuro inizialmente. Partiamo con il minimo indispensabile.. ma non rinuncio alla Canon, nel marsupione sotto all'impermeabile.

Dopo 5 minuti come previsto riparte un'altro piovasco mentre siamo in viaggio. Ma dopo qualche minuto spiove ancora e questa volta sembra andare davvero verso il sereno.


E abbastanza in fretta e quasi magicamente tutto si riasciuga e prende colori sempre più intensi e brillanti







Sono momenti come questo, di traversata pura, quelli in cui godo, gioisco di più e ringrazio innanzi tutto me stresso per essermelo concesso, la mia famiglia e tutti quelli che mi supportano e hanno creduto in me. Spero di trasmettere anche qualche piccola nota di colori e far volare con la mente in questi luoghi anche voi, anche se solo per un minuto magari.



Anche il passaggio di carretti e trattorette agricole è per me così poetico e colorato, uno spettacolo nelle spettacolo.

Alla fine, senza neanche troppi rischi e difficoltà, sotto un bel sole, arriviamo alla grotta di Konglor!! 


Bene. Cos'è Konglor cave ? Scoperta intorno al 2004, per me è qualcosa concettualmente di pazzesco: una grotta naturale, navigabile, che collega 2 lati di una montagna. Praticamente con la barca si passa sotto a tutta la montagna arrivando nell'altra vallata dove si trova un villaggio !!


Partita la traversata non ho molto da mostrarvi visto che è tutto completamente al buio. Si può andare in massimo 3 passeggeri per ogni barca, più il capitano che è munito di una torcia leggermente più potente, in modo da evitare rocce sporgenti.

Noi abbiamo una torcetta frontale sul caschetto, ma io mi sono portante anche un faretto Manfrotto che accendo ogni tanto per vedere qualcosa in più. Ma anche il buoi quasi completo ha un suo perchè.

A un tratto attracca e ci fa un percorso a piedi tra stalagtiti e stalagmiti illuminate. Belline, anche se non è certo per loro che si viene a visitare questa grotta e fare questa esperienza.



Da brividi, o meglio da parco acquatico, un punto poco dopo essere stati recuperati in barca, in cui finisce in un vicolo cieco, tu pensi che abbia sbagliato strada e invece da li fa "a tutta" una cascatella prendendola contro corrente e saltando su! Anche in altri tratti di acqua bassa si deve scendere e poi risalire.. ma è divertente.
Alla fine un'altra cascatella a salire in cui spingono su la barca in 5-6..


infine la luce, naturale


Ci si trova cosí sorprendentemente, a differenza di qualunque altra esplorazione in grotta del mondo.., a bere un thè in un villaggetto locale, prima di fare ritorno.


C'è chi porta la moto sulla barca e va a visitare il villaggio e vallata a seguire, fermandosi a dormire li. Visto il tempaccio che ci aveva accolto stamattina non ci è sembrato il caso, ma deve essere una bella esperienza.

Noi invece facciamo ritorno. Dobbiamo recuperare gli zaini a 70kg da qua e ce ne sono più di 180 da qui a Thakhek da macinare entro sta sera.


Mi godo tantissimo anche il percorso a ritroso, lo faccio tutto a luce spenta, lasciandomi cullare dai suoni e da quel poco che vedo con la luce del capitalo.

Infine, dopo 7.5km, ecco nuovamente la luce del sole


Usciti allo scoperto ci accoglie un'aria di festa. Una coppia ha deciso di sposarsi proprio fuori-grotta oggi
Un bel cuore in fiori bianchi, sotto il quale scatterà il bacio fatale, troneggia. La situazione è chill out, chi fa il bagno con le ciambelle, chi sgranocchia qualcosa chiaccherando amabilmente e i bimbi che scorrazzano in giro felici, somma come da noi




























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