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domenica 5 ottobre 2014

tappa 6 TransAsiatica: PRAGA

Sono a Vienna. Mi faccio l'ultimo giro di metro senza tornelli ne controllori, come tutti gli altri giorni. Sto tornando al punto di partenza, la stazione dei bus di Erlberg. Questa volta mi attende una solida compagnia bus tedesca, la Eurolines, per portarmi a Praga.
Sono munito di biglietto virtuale in pdf, visibile sia sullo smartphone che sul Mac. Mancano 20 minuti alla partenza cosí per sicurezza mi infilo dentro alla biglietteria a chiedere se è tutto a posto. Un signore grassoccio e baffuto vicino alla pensione mi dirotta sul collega giovane, che mi comunica devo stampare il biglietto pdf che c'è sul mio cellulare se voglio partire.

All'improvviso passo dall'essere in anticipo a essere nella merda. 

Gli chiedo come posso fare visto che ho il biglietto solo sul cellulare. Cosí mi da la sua e-mail e mi dice di andare dentro alla stazione a cercare un wifi e inoltrargli il pdf così me lo stampa. Arrivato in stazione, sembra che l'unica fonte wifi sia proprio l'autobus che dovrei prendere, ma l'autista, capita la situazione, mi tiene alla larga dicendo che senza il cartaceo non posso salire. Ma ho il biglietto, guarda! Ho pagato! Aiutami solo a collegarmi a internet per andare in ufficio e stamparlo! 
No, non hai il biglietto. Provo a collegarmi stando fuori e inoltrare il pdf. Rientrato in ufficio il ragazzo mi dice che non gli è arrivato niente. Vado nell'altro ufficio dove c'è la signora che dovrebbe ricevere il cartaceo e darmi un pass. C'è li un ragazzo francese nella mia stessa situazione. Gli chiediamo dove trovare un buon wifi ma lei non risponde. C'è una sensazione di paradosso nell'aria, come dire:
 "ïl pulman è qui, voi anche, il biglietto anche, ma solo sul vostro cellulare e per noi non vale. Quindi state per perdere iL pulman e i 22 euro del biglietto e noi non vi aiutiamo"

Ritorno in zona autobus e riprovo a inoltrare l'email nel frattempo l'autista mi fa chiaramente capire che senza il cartaceo, nonostante ho ben pagato, non salirò sul suo autobus.
Torno dal ragazzo in ufficio e mi dice che non é arrivato ancora niente. A quel punto prevale la disperazione. Mancano 2 minuti alla partenza e sono punto e a capo. Torno all'autobus per fare un ultimo tentativo disperato.
Il ragazzo francese magicamente è li che sale con il biglietto stampato. 
Gli chiedo come cazzo ha fatto e mi dice che uno sportellista dell'ufficio l'ha fatto entrare con la sua email nel suo pc e gli ha stampato il biglietto. Lo prego di accompagnarmi di corsa a vedere chi è.  Guarda impaurito l'autista. Nonostante rischino seriamente di rimanere a terra con me, lui e il suo amico mi accompagnano di corsa.
Lo sportellista, cioé il ragazzo all'altro fianco del vecchio baffuto rispetto a quello a cui ero stato girato prima io, mi dice che può aiutarmi sono se ho usato "gmail" come e-mail durante l'acquisto on line. Si si!! Gmail ho usato! Mi gira la tastiera. Sbaglio 3-4 volte la password perché c'era il blocco della maiuscola. Alla fine capisce il problema, entro, in un attimo me la stampa e solo giá dalla signora dell'altro ufficio a farmi dare il pass plasticato stile discoteca e sto volando al pulman. Lancio il mio carrello-zaino nel vano laterale. I ragazzi francesi erano li sulla porta a perdere tempo con l'autista per aiutarmi. Che grandissimi, alla faccia di chi targa i francesi come antipatici. con 8 minuti di ritardo, 3 secondi dopo che ho messo il culo sul sedile e ho avventosato la GoPro al vetro, partiamo alla volta di Praga. REC.

Ecco lo storicio foglio stampato last second



Arrivo a Praga alla sera. 
Orientatomi, sono in ostello intorno alle 23. L'ostello è bello ed elegante. Io pero sono nella camerata maschile da 10 situata nell'edificio dall'altra parte della strada. La parte "brutta" del ostello. I ragazzi in camera sono un po' dei tranquilloni. Un inglese, un tedesco e un hongkongese. Entra poco dopo di me un tipo sui 40, dai lineamenti indiani ma che dice di essere australiano. L'avevo notato in reception che ci provata con due coreane mentre facevo il check in. 
Lui è tutto esaltato, trova i lati positivi di tutto. Fa notate che siamo nel lato sfigato della struttura ma siamo esent-controlli, la reception è di la! Così propone di organizzare un festino con le puttane o ragazze locali (non si capisce) in camera. I ragazzi sembrano un po' preoccupati. Io per spezzare il silenzio gli rispondo che ovviamente può portare chi vuole nel suo letto. Così si fissa su di me vedendo gli altri contrariati. Io gli dico che faccio una doccia e poi esco a mangiare qualcosa. Tornato dalla doccia la situazione è ambigua perchè sono tornati i ragazzi mancanti e l'indiano-australiano sembra non avere un suo letto. 
Comincio a pensare che nonostante tutti i sistemi di sicurezza si sia imbucato in ostello.. e a preoccuparmi per i miei beni. Mi metto con Mac a letto dicendo che ho da sbrigare faccende. Lui dopo un po' esce dalla camera e una decina di minuti dopo torna con il ragazzo della reception. Allora non é imbucato! Alla fine gli trovano un letto in un'altra camera. A me sembra comunque un pazzo e approfitto per svignarmela a mangiare qualcosa in centro e vedere le luci delle notte. Ecco il Museo Nazionale che tiene d'occhio
l'infinita Piazza Vinceslao, regno del divertimento e dello shopping.

È mattina. La mia prima a Praga.
 Lavoro un po' sulle foto, ma ce un sole splendente e scalpito per uscire. Ho appuntamento nel pomeriggio con Ermanno, un vecchio amico che vive ormai a Praga da 7 anni.  Uscito, mancano ancora 2-3 ore e inizio un giro da solo. Gironzolo alla ricerca delle chiese della mia zona che vedo sulla mappa turistica, infine sfocio sul Moldava.
Già, in mio lungo tour sul Danubio é finito, gli avevo dato l'ultimo saluto a Vienna senza esserne certo, come quando saluti un amici sperando di rivederlo ancora in volata il giorno dopo prima di partire. Ma il Moldava, anche grazia alla bellezza di Praga intorno alla sue acque sembrava un ottimo rimpiazzo.



Percorrendo il fiume vedo comparire isolotti trasformati in parchi e ponti sempre piú belli. Mi infilo in una via che porta verso il punto di incontro con Ermanno e con 5 minuti di anticipo eccolo, ci incrociamo e mi vede. Che bello dopo Trieste e Vienna, un'altra faccia famigliare! 

Ermanno lavora in uno studio di architettura ma si è appassionato di fotografia di moda e sta costruendo uno studio in una parte delle casa. Quindi in questo periodo non è impegnato, di più, ma é un grande e mi dedica pomeriggio e sera. 
Mi porta a fare un giro di alcune delle aree piú belle, raccontandomi perché non scambierebbe Praga con nessun altro posto.

 Arriviamo in un giardino con bellissimi pavoni mentre stanno girando un film amatoriale tragicomico con costumi medievali. Proprio nel momento dell'assassinio della principessa accorre la sicurezza perché stanno calpestando l'erba. Ora è davvero tragicomico. 


Saliamo alla volta del calstello da una salita meno frequentanta. Ermanno, espertissimo e con un pensiero alle mie foto, ha calcolato che quando saremmo stati su il sole sarebbe stato abbastanza basso da fare delle belle foto. Controvoglia gli strappo anche un selfie per il mio video.



A lato del castello c'erano questi banchetti con vino di loro produzione, carne e musica. I musicisti avevano apportato una modifica al leggio..     mai senza birra.  Entrati nel castello ci sono delle vere e proprie cattedrali. Abbiamo attraversato la piazza, scendendo dalle parte opposta. Subito ai piedi del castello c'è una delle aree più rinnomate dove abitare. Ermanno mi racconta che molto case sono italiane. Quelle rovinate sono di proprietà dello Stato Italiano.  Scendendo più giù si arriva al monte più famoso e storico di Praga, ponte Carlo, con le sue statue antiche. Secondo Ermanno è il ponte più bello d'Europa senza ombra di dubbio. 


Arrivati su Ponte Carlo era il momento di uno spettacolare tramonto.

Ermanno ha poi proposto un ristorante italiano, per cogliere una delle mie ultime occasioni di mangiare come si deve. Come tutti gli italiani che conosco che vivono fissi all'estero è quasi più legato lui, che noi residenti, alla cucina italiana. 
Andiamo di pizza. 
Poi equilibriamo andando a bere mezzo litro di birra ceca in uno dei più grandi pub di Praga. costo: 1,5 Euro circa per mezzo litro. 

Avrò preso un po' freddo uscito dal pub e tornando in ostello.. Questa è la descrizione di tutta la giornata successiva fino al mattino dopo 


Forse una punizione per aver trasgredito il divieto della mozzarella ? Che Mozzarelleria delle immagini é se poi dove vado la "mozzarella"c'è e la mangio pure ? Non era così tanto buona da passare sabato notte e tutta la domenica a letto fino a lunedì mattina.. sono pentito.


Il giorno seguente continuo l'esplorazione e sotto consiglio di Ermanno vado a vedere la basilica di Pietro e Paolo, che giá mi ispirava perchè sulla mappa turistica sembrava circondata da un bel parco. Quando arrivo scopro che oltre al parco tutto intorno ci sono delle mura imponenti!



Mentre sto per entrare per la prima porta che trovo nelle mura, il dramma. L'obbiettivo 24mm per i panorami, che mi era caduto a Budapest, ma fino a ieri era a posto, non mette piú a fuoco! Neanche manualmente.
Per fare delle foto panoramiche sfodero il fisheye, un po' arrotondato, ma almeno fa vedere tutto! 

Girando per il parco, come un pesce fuor d'aqua senza il mio 24mm, ecco la cattedrale

 

E' strano vedere delle mura e un parco del genere intorno a una chiese invece che a un castello. Continuo a gironzolare, il parco é bellissimo, tanto quanto il tempo oggi. C'è una signora che fa dei centrotavola su una panchina, una mamma che lascia scorrazzare senza timori il suo bebè per il prato, c'é chi approfitta per fare un pick nick. Scopro che si può fare il giro sopra alle mura e lo faccio. Da qui si vede il panorama a 360 gradi su tutta la città.. peccato che ho rotto la lente per le panoramiche.. Ma ne approfitto per prendere un po' di dettagli con il teleobiettivo


Alcuni scatti stento a credere che li stia facendo dal centro di Praga, non mi sembra neanche di essere in cittá


invece é vero, a Praga c'è quel perfetto mix tra bellezza degli edifici ma anche vivibilità, spazi verdi e acque navigabili


ecco i panorami dalle mura



Esco da questo piccolo paradiso green e torno sul lungo Moldava percorrendolo con più calma di sabato. C'é la classica vita cittadina più rilassata da lungo fiume. Ermanno mi ha raccontato che a Praga in generale tutti se la prendono abbastanza con calma, in stile Napoli, e se trovi un ceco che lavora come un matto devi tenertelo stretto perché é raro.

Salgo su una isoletta collegata da un ponte. Da qui partono i pedalò dei "pirati", alcuni classici, altri delle forme originali. Ci sono anche i pedalò cigno che procedono eleganti nell'acqua che brilla come se vi fossero diamanti.



Dopo la prima isoletta si può salire su un ponte più grande, in cui si scende sulla seconda isoletta o proseguire sul ponte fino all'altra riva del Moldava. Andando dritto ci si trova davanti una grande collina, che rimane alla sinistra del castello.


Nonostante abbia passato il giorno precedente a letto, mi sento in forma e comincio a percorrere le viette che si arrampicano su per la collina. Vedo che anche qui una funicolare ma per principio, nonostante la montagnetta sembri davvero infinita, procedo sulle mie gambe. 
Vedo la su in cima alla montagna una torre moderna e mi fisso che é il mio obbiettivo, nonostante la salita é costante e la torre sembra non arrivare mai. E se poi c'ha in torno una recinzione?                                                                                              
Ce da dire che salendo già si creano begli spettacoli e prospettive 



Ma infine eccoci. Si poteva entrarci e pure salirci su


ecco le viste più alte di Praga


e ancora più su sulla punta della torre



Scendo prima che che tramonti l'ultima spettacolare sole qui, esplodendo nell'arancione.
 Ci vediamo a Cracovia

 Emanuele





































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