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lunedì 27 ottobre 2014

GIORNO 42 IN ASIA, AL DI LA DEGLI URALI

Questi due giorni  sono un'altro momento cruciale del viaggio. E' prevista tempesta e dobbiamo superare gli urali e entrare in Asia.



In viaggio da Kazan a Ekaterinburg.


E' una "calda"serata a Kazan. Mi sembra incredibile poter togliere i guanti da sci per poter fare una foto al fiume ghiacciato senza sentirmi ghiacciare il sangue fino al cervello. Io e Mr. Carrello-zaino (ormai sta diventando una specie di Wilson siberiano) trottereliamo tra i ghiacci di Kazan con il GPS, in cerca della stazione.

Eccola. Nell'arrivo frettoloso  l'altro giorno non mi ero accordo fosse così bella..


Dentro, dopo uno scrupoloso controllo stile aeroporto si è accolti in lussuosi saloni con wifi e poltroncine, tutti.

Ma mi rimangono solo 5 minuti e é ora di andare a cercare il nuovo treno.
Anche al treno in ogni vagone c'é un check in con passaporto, sicurezza ai massimi livelli.

Tutto bene, la mia vicina mi accoglie con un buonissimo cioccolatino e si parte. Buonanotte Kazzan, arrivederci alba sugli urali



Mi sveglio che la situazione é un po' cambiata. Filtra neve anche dai finestrini e se vai alle uscire anche con le porte chiuse ti sembra di essere nella buffera. Se vai in bagno, meglio non appoggiare le chiappe..




Stiamo anche un po' fermi nel nulla a vista NEVE.
Poi si riparte

 

Su treno c'è sempre acqua calda per the e caffè e eleganti bicchieri in vetro a disposizione, l'unico lusso..

Nel frattempo inizia a vedersi vita umana..


Dopo una seria di laghetti ghiacciati, uno sembra animarsi... Vedo delle tendine. Poi capisco, sono pescatori accampati per fare le buche nel ghiaccio e pescare!
Non provavo un'emozione di questo genere dalla scoperta delle uova di tartaruga marina con il WWF, nella riserva naturale di Lamu , al confine con la Somania


Poi piano piano si rivedono villaggi, poi Gazprom, camion e infine... in Asia ci accoglie pure il sole!
Già perchè la linea spezzettata sul GPS parla chiaro: siamo entrati in Asia.



Mentre scrivo il mio articolo sulla Lithuania, pronto per un nuovo scatto arriva un ragazzo e mi regala una barretta ai cereali e frutti rossi, "tourist welcome". Quando ripassa gli dico in russo "grazie mille! dolce!!"lo seguo. E' anche lui, Stepan, un viaggiatore. Mi fa vedere l'ospitalitá che ce in russia, con la lista di tutti gli autostop che ha fatto 


Si deve fermare anche lui una notte a Eka e gli segnalo il nuovo ostello che ho trovato a 9 Euro a notte. Ottimo vengo con te!

E eccoci a Ekaterinburg. La più grande città russa in Asia. Anche oggi "RZD", la società ferroviaria russa, ha fatto il suo sporco lavoro.



La facciata della stazione é chiara "Ciao Europa - Ben venuta ASIA"



Mentre c'é uno strano mix di neve convinta e sole allegro ci incamminiamo alla ricerca del prossimo giaciglio.. ma da oggi asiatico





















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