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sabato 18 ottobre 2014

CRACOVIA tra santi ed artisti

 Mozzarelleria TransaAsiatica
STOP 7 

Parto da una zona periferica di Praga con Luca. Ci siamo organizzati con Blablacar.

Luca arriva dall'Oktoberfest a Monaco ed è diretto a Katowice, cittá industriale non lontana da Cracovia. Viaggio spettacolare perchè, a parte il costo irrisorio, ho viaggiato come con autista, con macchinona e un sacco di spazio e Luca è stato in tantissimi dei posti che sto per visitare. E'stato quindi praticamente una miniera d'oro di informazioni dalla Russia, fino alla Thailandia e la Malesia. 

Arrivato a Katowice devo prendere una economicissima corriera per  Cracovia. Perdo la prima.
Praticamente mentre salivo sulla successiva mi chiama Luca. "Hai dimenticato giacca No Limits in macchina!" No Limits se non la dimentico magari.. Che testa!
 Grandissimo Luca che se ne è accorto.


Arrivato a Cracovia accanto alla stazione ti accoglie un grande, moderno e accogliente centro commerciale pieno di ristorantini di ogni genere. Tra l'altro tutto il complesso con stazione pulman e treni é a due passi dal centro, quello vero, antico.
Decido così di avviarmi a piedi. In pratica tutto il centro é circondato da un "parchetto" che crea un cerchio quasi integrale e infondo al centro antico dalla parte opposta rispetto alla stazione c'é il grande castello di Cracovia. Dal castello a sinistra un'altra via più ottocentesca che finisce con un palazzo con una cupola che domina l'area. A sorpresa l'ostello occupa proprio tutto il primo piano di quell'edificio! Si chiama "B Movie"


Salgo cercando di aprirmi varchi tra le porte antiche dell'edificio, sentendomi con lo zaino-carrello come un elefantino tra i cristalli. Su mi "accoglie" presumibilmente il gestore, Victor. Anche lui come il nome dell'ostello ha un qualcosa di cinematografico, o forse teatrale, e non sará l'ultimo incontro del genere per me in questa città.
Victor mi racconta fiero che l'ostello è nato dall'unione di tre diversi appartamenti di questo palazzo storico.  Al confine tra zona castello e Kazimierz, che un tempo faceva "regno"a se, ora é un ghetto ebraico molto vivo anche alla sera, meta fissa anche per i ragazzi non ebraici.

Questo ostello si rivela una dei miei preferiti, non tanto per particolari relazioni con i gestori, ma per il rapporto qualità- prezzo. Con 5 euro, buona colazione, the e caffe a volontà tutto il giorno, cesti di mele free tutto il giorno! In piú il posto é anche carino, con questi divanoni hollywoodiani anni 60' e la tv satellitare stile Sky. In più c'é una bella atmosfera. In questi giorni quasi tutti studenti erasmus o anche Polacchi in cerca di una sistemazione definitiva.  C'é infine un ragazzo americano in viaggio. Couch surfer professionista. Mi racconta che é la secondo notte che passa in ostello in 3 settimane. Per il certo tutto couch surf. Piuttosto sis posta in cittá più piccole dove trova seguendo il destino. Gli racconto di Blablacar.com, che non c'è in USA e per lui é la svolta definitiva.
Lui invece mi racconta di Auschwitz. C'é stato il giorno prima e è rimasto segnato da questa esperienza. Tutti vanno li con gruppi organizzati, ma lui mago dei risparmi, mi spiega che se si prende un treno al mattino Presto da Cracovia e si arriva a Auschwitz prima delle 10, si può entrare gratis e senza l'obbligo di entrare con una guida e è pieno di cartelli esplicativi e illustrativi che accompagnato la visita.


E cosí faccio.
Il mattino seguente punto la sveglia alle 6.45 e prima delle 8 sono in stazione. Decido di prendere un pulman (1,50 euro circa) e in 1 ora più o meno si a Oswiecim, il vero nome della città poi rinominata Auschwitz dai nazzisti. Ancora nel dormiveglia mi godo in incognito la chiccherata tra due 40enni romani davanti a me. Discorsi Italiani.. modelli di auto, Fiat e i suoi modelli fanno cagare, ragazze che si vestono da troiette per andare in palestra.. per me è un po' come gli ascolti passivi della radio in in macchina mentre andavo a lavoro.
Arriviamo.
Non mi voglio dilungare troppo dettagliatamente nel racconti di questa giornata. Mi piacerebbe però convincervi che la visita di Aushwitz é una cosa da fare una volta nella vita, prima possibile. Io ho passato praticamente una giornata intera girando tra Auschwitz e poi l'enorme Birkenau. Ogni esperienza che ti entra nel profondo. Pensare che sia stata costruita apposta una ferrovia che si dirama in 3 rotaie parallele per portare esseri umani a morire. La lunga strada che doveva percorrere chi dopo la selezione era stato scartato dalla vita secondo i nazisti. Le loro foto. Le colline di spazzole, di pentole, di protesi così moderne, di capelli umani, di latte di gas killer. I punti dove altre montagne ancora più tremende venivano a crearsi.



Tornato in ostello conosco un'altro americano, Gorge, un giovane cuoco di Chicago, che ha lavorato un anno anche a Roma. Andiamo insieme a cercare cibo e poi ci gettiamo nella movida del ghetto ebraico.
A un certo punto fuori da locale ci ferma un ragazzo, ci invita a entrare le piccolo pub a provare un liquore tipo vodka, ma più buono. Ci sembrava il classico invito da chi lo fa di lavoro. Ma chi offre anche una sigharetta, così apprezziamo l'insistenza  e diciamo, massi dai beviamoci sta specie di vodka.
La Piotunowka é buonissima, ma la sua storia con noi finisce qui. Scopriamo che quel ragazzo di chiama Rafael, e di lavoro non fa il "valletto di ingresso" ma il regista teatrale. E abita proprio sopra a quel pub, per quello era li. Per il resto ancora mi chiedo come mai ci abbia invitato cosi dal nulla a bere quella Piotunowka.
Da quel momento le nostre strade si uniscono, ci presenta Diana una affascinante quanto simpatica attrice e tutta la sua crew di attori. Ci raccontando che domani ci sará la prima del loro nuovo spettacolo. Io e Gorge abbiamo appena cenato e siamo belli pieni ma li accompagnamo a cena.
Mangiano fish and chips in un " ristorante - chiosco " ricreato all'interno di un tipico bus rosso londinese su due piani. Piano sotto cucina e piano sopra ristorante. L'aspetto sembra da paura, appena ho lo stomaco libero ci voglio tornare.
ci spostiamo infine in un'altro pub un po' più fuori dall'area popolata. Rafael e Diana sembrano onorati di averci con loro e noi della loro ospitalitá. A fine serata Diana ci invita a andare nel pomeriggio seguente alla prima del loro spettacolo. Ci diamo appuntamento con Rafael per andarci insieme alle 18 partendo dal castello.

Torniamo in ostello contenti.
In realtá io avevo in programma di partire il pomeriggio successivo dopo un giro del centro a Cracovia e questa proposta scombussolava un po' i piani. Massi deciso di allungare e passare a Cracovia in week end!
Il mattino chiedo per allungare al permanenza di 2 notti ma al B Movie é tutto esaurito. Cosí dopo un po' di ricerche mi sposto all'Atlantis Hostel.

Dopo aver trasloccato il mio armadio su ruote vado finalmente a visitare il centro. Il mio 24mm è ancora aut. Il centro antico di Cracovia, che fino a quel momento avevo visto con la coda dell'occhio si rivela molto bello. In una grande piazza ci sono  tutte insieme la cattetrale una specie di mercato bello da fuori ma turistico da dentro e torre. A un certo punto dal campanile della cattedrale sento un suono strano ma famigliare. C'è uno che al mosto delle campane suona laLi in zona vado sotto consiglio di Marija, una ragazza polacca ospite dell'ostello, prima in un ristorante turistica tipico e poi in una antica pasticceria - cioccolateria. Al ristorante mangio queste mega crocchettone di patate coi funghi, che li considerano tipiche. Poi mi sposto alla cioccolateria. La cioccolata fondente mischiata al gelato è sicuramente una delle più bione che abbia mai mangiato. Il prezzo è da centro di Milano.



Andando in giro sono 4 le categorie chew balzano lampantemente all'occhio:
le tante carrozze a 2 cv per turisti, i preti in carriera, suore di fretta e belle ragazze in bicicletta.








Sono poi tornato indietro verso il castello, dove piú tardi avrei incontrato agli altri per andare allo spettacolo. Qui finalmente trovo anche una bella statua di Giovanni Paolo II, ex vescovo di Cracovia.



Sono quasi le 18 così vado a recuperare Gorge al B Movie, che non é lontano dal castello. Mi dice che viene con noi anche una ragazza canadese. No problema, basta che ci sbrighiamo che Rafael ci sta giá aspettando. Usciamo dopo 20 minuti. Ne canadesi a prepararsi sono come le Milanese.

Rafael inizia a chiamarci, lo avviso che stiamo arrivando. L'americano e la canadese hanno un passo flemmatico, così arriviamo a 5 minuti dall'inizio dello spettacolo! Rafael ci stava aspettano li all'angolo da 25 con un suo amico attore, Cristos e
É arrivato il momento di correre.


Noi non sapevamo davvero cosa aspettarci, ma tra balletto allo scalo e recita all'oratoria eravamo più propensi per al seconda. O comunque uno spettacolo da centro sociale, da piccolo compagnia di teatro giovanile che affitta un palchetto. 

Arriviamo di corso quando ormai manca 1 minuti all'inizio in un imponente. Ci aspettano una busta con gli inviti e il guardaroba. Rafael fa un vero e proprio miracolo per liberare al volo un ulteriore posto in più in platea con noi per la canadese, che non era in programma.

Lo spettacolo é "spettacolare". E' preso dal libro di Dr. Dolittle, dal quale Eddie Murphy ha fatto il celeberrimo film. 
Lo show ha come target i ragazzini ma è di altissimo livello da tutti i punti di vista. Costumi moderni e ricercati nello stile, ottima regie e fotografia, balli, parti cantate piacevolissime e nonostante non capissimo una cippa del parlato.. ci ha fatto anche ridere!

Nella storia Dr. Dolittle inizia a curare gli animali e poi siccome alcuni hanno bisogno di andare in Africa e cosí prendono una nave e vanno in Africa dove vengono catturati. Alla fine chiaramente li libero pensando lui sia un grande dottore e lui torna inditero con gli animali non africani e una specie di cerco con due teste e gli animali di origine africana rimangono la.



Finito lo spettacolo capiamo che non era la prima ma era addirittura la preview su invito. E quindi come tutte le previo che si rispettano (in realtá penso la mia prima) il teatro, andavi via i bimbi, si trasforma in un party della madonna! Con tanto di ricco banchetto di delizie tipiche, open bar, discoteca e quando il tasso alcholico é salito giri nelle aree più assurde e proibite del teatro.



È stata una serata davvero memorabile, ma al di la di tutto mi emoziona pensare che tutto ciò sia successo perché abbiamo accettato di andare a bene "una specie di vodka" con un un ragazzo a noi sconosciuto che ci ha trattati dal primo minuto con un'ospitalità veramente mai vista. 
Big big UP per i polacchi. Popolo inteligentissimo e le donne anche bellissime.





Mi sveglio vivo nel mio letto nell'Atlantis hostels. Anche alle fine non è male. Dormo per la prima volta in un letto "non a castello" e ci sono una sacco di bigliettini attaccati in cucina.






Sfrutto quest'ultimo giorno a Cracovia per visitare il ghetto ebraico e le fabbrica di Shinder e visto che anche le promesse con se stessi valgano vado a pranzare allo bus londinese rosso dei fish and chips!

Nel ghetto ci sono oltre alla sinagoga attuale, anche la antica sinagoga e il cimitero ebraico. In più si trovano antichi negozi ebraici, murales e ristoranti


A fish and chips si fanno un po' desiderate, mi dicono che devono aprire ufficialmente e possono servirmi dopo 30minuti, così vado a farmi un giro ma devo dire che é valsa la pena dell'attesa. Grande posto.




L'ultima visita é alla fabbrica di Schindler, che ora è un bellissimo museo. Qui è accaduta realmente la storia del film Oscar "Schindler list". Chiaramente dopo Auschwitz tutti gli altri musei su questa tematica solo irrilevanti, ma questo di Schindler è molto coinvolgente e spettacolare e lo consiglio, magari prima di andare a Auschwitz.




Tornando indietro mi concedo una passeggiata sulla Vistola, mentre cala in sole. E' dura lasciare Cracovia, non esiste mai una regola per rendere piú dolce un addio, o un arrivederci. Si può solo farsi scaldare dalla fiamma che arde per sapere cosa ci riserva di nuovo il futuro.




















































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