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venerdì 7 febbraio 2014

GIORNO 80! Cos'è la cassava ?


Siamo arrivati al giorno 80.

Uno di quei numeri tondi che mi piacciono. Voglio dedicare questo giorno circolare e simbolicamente importante alla cassava.

C'os'è?
Prima di arrivare in Kenya probabilmente non lo sapevo neanche io.. Se lo sapevo è perchè mi aveva accennato qualcosa mia sorella, vagamente.
La cassava, poco utilizzata, quasi sconosciuta in Italia, è una radice. Forse abbiamo avuto più occasione di sentirla nominare con l'altro nome, quello sud americano: la manioca. 

Uscendo dai libri di agraria e tornando in Kenya, è qui che ho conosciuto meglio CAST una organizzazione non governativa italiana che qui, negli anni, ha sviluppato progetti di sviluppo legati al mondo della pesca, dell'agricoltura e in questo caso, per l'appunto, tutto un progetto riguardante la reintroduzione e commercializzazione della cassava in Kenya.

Oggi c'è l'opening forum di questo progetto e mi hanno chiesto di fare qualche foto da utilizzare per i manifesti dell'evento. Così eccomi qua, curioso di sapere. Sapere, uno dei tre principali obbiettivi che mi sono dato durante questo periodo, la seconda età dalla scoperta.

Ecco qua tre mie foto che ho trovato sui manifesti









Nella prima si vede Faith con in mano un ramo di cassava. Nella seconda si vede la "ciccia", delle radici di cassava già spelate e un ragazzo che le taglia a rondelle.
Nell'ultima foto si vede la mia mano che impugna uno dei tanti possibili prodotti finiti, le rondelle di prima, fritte, croccanti, buone quanto le patate, con su una spruzzata di paprica.







Ecco il manifesto!
















La cassava o manioca, chi già aveva idea di cosa fosse probabilmente la immaginava come una grossa radiciona, ben più grossa di una carota se si è fortunati. Marroncino chiaro fuori, bianchissima dentro. La pianta, per essere estratta la radice, se ho capito bene, va praticamente estirpata dal terreno e "uccisa".
Quindi più la si fa crescere meglio è, nella speranza di trovare poi delle radici più grandi possibili.
Qui sotto si vede Elisabeth, la nuova agronoma di CAST ONG   , che mostra delle piante di cassava per intero. Il processo di crescita non è dei più brevi. Ci vogliono anche tre anni perchè una pianta diventi abbastanza grande. Ma il vantaggio è che queste radici oltre a poter essere fritte o bollite come la patata, possono anche essere facilmente ridotte in farina. I piccoli contadini possono quindi trasformarla in farina indipendentemente, senza l'aiuto di mulini specializzati, come avviene con il grano o con il mais.
Io ho assaggiato ciambelle, frittelle e torte di cassava e mi sono piaciute tanto quanto quelle fatte con la farina 0. (Sapete che sono goloso ma severo su questo tipo di giudizi).
In più la possono mangiare senza problemi i ciliaci. Sarei infatti pronto a scommettere che i miei amici ciliaci in Italia  la conoscono.
Ci si può fare anche la pizza!


Ma torniamo a noi, siamo all'Opening forum, che non so cosa sia e sono curioso di scoprirlo. Sono però stato alla festa per il ritorno del senatore rappresentante della contea di Kilifi e in piccolo mi aspetto qualcosa del genere.

Arrivo. Trovo allestito un bancone coperto, a cui sederanno tutti quelli che devono prende parola durante la giornata. Dietro di loro 5 file di sedie per gli altri vip, non parlanti.
Di fronte a questa struttura altre 2 strutture coperte più grandi piene di file di sedie per il pubblico.
Dietro alla struttura dei vip, una casetta. Entro.
C'è una simpatica esposizione tutta legata alla cassava. Sono appunto le piante di cassava, con Elisabeth e un bancone con depliant esplicativi. Un altro bancone con una coloratissima torta con scritto sopra CAST, mi dicono anch'essa preparata con farina di cassava. E poi altri dolcetti che mi è capitato di vedere.
Ciambelline, frittelline. Più in la dei macchinari. Mi spiegano sono quelli più elaborati che servono per produrre della fine farina di cassava. Su un altro banco vicino alla porta trovo delle enormi radicione di cassava e eccola, la farina. Sembra una normale farina.
Scorgo che c'è un'altro stanzino, per gli addetti ai lavori.. Ci sbircio dentro.
C'è Benson, il giovane logista di CAST ONG, ex taxista nel traffico di Mombasa e neo papà. Sta lustrando e dando l'ultima controllata a delle bici nuove di pacca targate CAST. Noto anche due belle zappe lucenti con il manico nuovo e chiaro.

Scatto un po' di foto e scappo fuori. Mi hanno chiesto di fare un reportage di questa giornata e anche dei video dei discorsi. Così vado fuori piazzo il cavalletto per la reflex che farà i video. Valuto la posizioni più tattiche da cui fare le foto dei discorsi e i punti dove piazzare la GoPro come seconda camera.
Nel frattempo mi dicono di rientrare nella casetta. E arrivato il Ministro dell'Agricoltura!
Gli fanno fare il giro delle esposizioni e tra la nuova folla e altri fotografi cerco lo spazio per belle foto.




Torno fuori , come non detto. Non iniziano i discorsi dal palchetto ma arrivano donne colorate danzanti.
E' come la festa per il senatori. In piccolo. Prima dei discorsi che non capirò ci sono spettacoli locali.
Si alternano diversi gruppi di signore danzanti e sculettanti, che nel finire dello show coinvolgono anche i politici e manager nei balli. Un gruppo di particolare successo, arancio, si lancia anche in una divertente sceneggiata con finte chiamate al telefono e battute di spirito. In swahili. Ero l'unico che non capiva una sega ma mi è sembrato davvero divertente se avessi capito.


C'è tempo anche per un giovano cantante. Che canta qualcosa un po' pop penso, in swahili. Non capisco ma sembra ripetere sempre la stesse cose. Dopo settimane di siccità e ore di sole cocente mentre canta lui si mette a piovere a dirotto. Ma lui continua, imperterrito, sotto la pioggia. The show must go on.


Dopo quest'ultima indimenticabile performance iniziano i discorsi. Apre le fila Filippo, responsabile dei progetti del CAST in Kenya. Poi una manager pubblica delle opere agricole e via dicendo. Mi spiegano che i discorsi vengono fatti in ordine di importanza dello speaker. Ci sta. 

    
 In fine quando sta per iniziare il discorso più attese, quello del Ministro dell'Agricoltura arriva di gran carriera un mega Land Cruiser con i vetri scuri e spavaldo parcheggia di fianco alla piazzetta del discorso. 
Si aprono gli sportelli e escono dei mega bestioni con gli occhiali da sole, di slancio. I miei primi pensieri li in
in mezzo con la mia macchina fotografica in mano, in traiettoria, tra il tavolo dei politici e il jeeppone sono "che cazzo succede?!" "Ok, è stato bello mi stanno per uccidere, lo so."
Mi fanno scansare e dietro di loro esce un signore con una camicia a quadri rossi e neri e gli occhiali.
Cerco di metterlo a fuoco,  poi capisco. Sta volta non è a petto nudo con una gonna di paglia e delle mega penne d'uccello sulla testa, ma è lui. Il senatore! Quello di cui ero andato a vedere la festa di ritorno dal mandato. (foto del Ritorno del Senatore)
Mi tranquillizzo. Mi spiegano che eccezionalmente in questo caso sono due gli ospiti d'onore. Lui e il ministro dell'Agricoltura. E, che siamo fortunati, perchè l'ospite d'onore si aspetta sempre prima di iniziare ma essendocene due non lo abbiamo aspettato. Meno male avremo iniziato da 2 ore..

Si accordano su chi debba parlare per primo. Visto che lui è appena arrivato e  più vecchio, parla prima il ministro.
Da qui fila tutto dritto. I big, prima di iniziare il vero discorso, infinito, iniziano facendo delle domande retoriche da cui ci si aspetta come risposta un'unica parola contemporanea urlata da tutta la platea. E poi iniziano a fare anche dei battiti di mano ritmati seguiti dalla platea, tutti si esaltano come all'inizio di un concerto mega rock da noi. E poi inizia il discorso, per me pallosissimo, di ore, in Swahili, di cui non capisco nulla.


il Ministro dell'Agricoltura e il Senatore

Ma finalmente finiscono.

Sorpresa! Iniziano a sfilare le bici luccicanti che ho visto prima. Vanno in dono ai gruppi di contadini che hanno deciso di aderire al progetto. Mettono a disposizione campi, che loro stessi sulla indicazione degli esperti del CAST preparano e ci coltivano cassava. La reintroducono. In futuro quando la cassava sarà cresciuta, prima possibile si spera, si seguirà insieme l'organizzazione della commercializzazione.
Arrivano anche le zappe che ho visto prima. Anche queste doni. L'uso che se ne farà è scontato.
Insomma una bella iniziativa. Un bel progetto.

Paola, direttrice di CAST, consegna una zappa

Arriva anche la torta firmata CAST che ho visto prima. Si fa il classico taglio, che fa un po' da tagli del nastro. Paola è venuta apposta per questo (ma anche per aiutare a scrivere un altro nuovo importante progetto), è la direttrice di CAST. Oggi è il suo compleanno. Dice che al suo compleanno un taglio di torta del genere non lo aveva mai fatto.
Paola, come quasi tutte le top manager e direttrici che ho conosciuto nel mio percorso professionale e personale è simpatica, socievole, divertente, concreta e  molto in gamba. Mi piace questa ennesima conferma. Di vedere donne così in posti di responsabilità. Cerco di apprendere più possibile da lei, come dalle altre che hanno fatto capolino sopra la mia esistenza. 
Vedo come ci si dovrebbe interfacciare con le persone. Come ci si dovrebbe interfacciare naturalmente e brillantemente con le persone. Come andrebbero prese le decisione. Coma vanno affrontati gli errori e gli imprevisti. Immagazzino.
Penso ad Elisabetta, ad Evita, mi mancano e spero di rivederle presto. Di poter apprendere ancora qualcosa da loro. Penso a Claudia. Se non avrà una carriera come la loro è perchè il sistema è cambiato e c'è qualcosa di sbagliato. Ma sono sicuro che sbagliato o no ce la farà.
Mi fa piacere anche vedere come nella mia esperienza siano state per la gran parte così in quei ruoli. Per la maggior parte donne. Anche gli uomini non sono male, ma diversi. Probabilmente è solo un caso. La mia esperienza.



Tagliata la torta il senatore se ne va. Il ministro chiede di fare il banchetto all'interno della casetta. Non vuole farsi vedere dalla gente mentre mangia e beve. Ci sta.
Poi capisco perchè tutta quella gente presente.  Dopo la torta per pochi, cominciano ad arrivare bibite in abbondanza e riso pilaf, con carne e verdure. Non solo per la tavolata dei vip dentro la casetta. Per tutti.
Più di duecento persone, tutti, vengono serviti.
E un giorno felice.
















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