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giovedì 26 dicembre 2013

GIORNO 27 Prima volta in Africa.

Arrivare per la prima volta in Africa, d'estate, e fermarcisi a vivere per un po',
già al GIORNO 27 di questo viaggio posso dire che è un'esperienza di vita.

Certo nel mio caso si parla del Kenia e si parla della costa North del Kenia, sull'oceano. Sicuramente non una delle realtà più traumatiche, ma sempre vera Africa, non resort italiani in cui ti fanno gli spettacoli di cabaret a bordo piscina.
Arrivo soft. Controllo doganale all'Aereoporto di Mombasa velocissimo e in italiano. Uscito all'aperto la mia maggior preoccupazione prima di partire, il caldo, non si è dimostrato un problema. Il cellulare che non funzionava invece si.
Un "taxista" gentilmente mi ha offerto il suo telefono per chiamare Filippo, il mio brother in law, e tutto è andato bene. In meno di 1 ora ero già in compagnia conosciuta.
Il viaggio in pickup dall'aeroporto alla città di Kilifi, il mio primo viaggio in Africa, mi ha fatto uno strano effetto. Nonostante fossero le 6 del mattino c'erano abbastanza veicoli sulla strada provinciale.
Guida all'inglese e Vige la legge della precedenza al più grosso, gli altri in scala in entrambe i sensi devono spostarsi sempre più a lato per lasciare spazio. Mi ha sorpreso come anche a quell'ora del mattino andassero come dei pazzi con lunghi sorpassi dei più lenti in contromano. Mi hanno fatto specie persone cadaveriche che camminavano sul ciglio, non so per dove e per cosa. Blocchi della polizia con filo spinato sulla strada. Specie vedere per la prima volta capanne di fango e paglia. Passando i giorni ti rendi conto che con il tempo ci si abitua quasi a tutto. Quasi tutto poi, col tempo, ti sembra anche normale.

La mia base in Africa è appunto Kilifi, una cittadina a misura d'uomo sulla costa, divisa da un creek.



Si parlava di mezzi di trasporto.
Il più diffuso è il piki piki, motorette tamarrissime che con 50 scellini (45 cent di Euro) ti portano ovunque in città e dintorni. Ci ho visto sopra anche intere famiglie.








Con 100 scellini si condivide un tuk tuk con gli amici.

Tamarrissimi sono anche i pulman per i lunghi viaggi.
Tutti.








In scala ridotta per spostarsi nella città vicina ci sono i matatu. Strettissimi e a rischio scatola di sardine nelle ore sbagliate. Per girare in città, spiagge e locali se riesci a procurarti una bici è un'ottima soluzione.




A trovarsi in un nuovo continente per la prima volta, tutto ti meraviglia!

I millepiedi sono enormi!







Le donne portano i bambini infagottati sulla schiena!











Le donne portano anche senza bisogno effettivo robe sulla testa!










Vedi in giro animali con colori bellissimi ed è normale!










Qua i muri li fanno come nei cartoni animati!











Vedi insieme animali e panorami che non avevi mai associato!










E anche le cose che pensavi di conoscere con la globalizzazione ti sembrano diverse dal solito..










Poi c'è qualche nuovo sbattimento..

Spesso non c'è la corrente per ore.












Dormi sotto una una zanzariera.












Ti manca l'acqua dei rubinetti italiani. Ti manca lavare i denti con l'acqua dei rubinetti italiani.

Ma..

svegliarsi e mangiare un mango tagliato a tartaruga ti fa sorridere al risveglio!

I frash juice tropicali sono buonissimi!

E per gli amanti delle bibite, qua le chiamano "soda".. una Coca, Fanta, Sprite e altre soda a noi sconosciute, fresche nel vetro al bar costato 50 scellini (45 cent di Euro) !










Farsi fare il pieno da una scimmietta è una svolta.












La mozzarella non c'è. Ma immaginare mozzarelle su spiagge così alla fine è sopportabile.







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