Dopo 2 mesi di viaggio, 10.000km, 15 tappe e 26 giorni on the road:
HO TROVATO LA MOZZARELLA.
E l'ho trovata nel posto che forse consideravo più improbabile.. La Mongolia.
Il tutto tra l'altro in maniera totalmente inaspettata...
Tutto è iniziato con un invito a cena.
Un raduno dei contatissimi italiani residenti in Mongolia. Anche loro, come mezza Mongolia hanno saputo di me e della mia disavventura da Facebook e mi hanno contattato. Ritrovo da NEW ITALY, un nuovo ristorante aperto da 3 mesi su uno dei corsi principali, che porta dal parlamento al tempio.
Vabè la situazione, ci piace, c'è bella gente! Una coppia veduta qui a insegnare grafia e fotografia a scuola, degli industriali produttori di pelli e scarpe molto simpatici, un carpentiere venuto a gestire un nuovo gruppo li lavoro mongolo, un produttore caseario e appunto Cristian il proprietario del ristorante. Manca il nuovo console italiano in Mongolia, che ha avuto un imprevisto dell'ultimo momento.
La proposta è 15.000 tugrik (poco più di 6 euro) per un bel piatto di pasta a scelta, antipasti, un secondo che devo scoprire e una pinta di birra e caffè vero italiano. Ottimo!
La carbonara l'ho appena cucinata io l'altro giorno per la famiglia mongola... scelgo l'amatriciana !
Sarà la fame, la mancanza duratura.. ma a me è sembrato non avesse davvero niente da invidiare a un'amatriciana servita un una buona trattoria in Italia!
Nel frattempo conosco Mauro e la sua bellissima bimba Marta dagli occhi verdi. Non invidio i ragazzini che ci perderanno dietro la testa tra qualche anno!
MAURO DIVENTA SUBITO IL MIO IDOLO. DI LAVORO PRODUCE MOZZARELLA.
IN MONGOLIA.
Ecco il suo sito: www.mozzacheese.it
e sorpresa ancora più inaspettata.. ne ha portata un po da offrire sta sera!!!
MOZZARELLAAAAA AGAIN !!!
Nel frattempo Enni, l'industriale che a iniziato a produrre pelli in Mongolia, mi intrattiene raccontandomi storie incredibili. Dal contratto con Cuba per la quale producono gli stivali dell'esercito, ad aerei di linea che hanno perso la presurizzazione e si è trovata a scendere in picchiata da 10.000 a 3.000 per entrare in zona ossigeno.
Alla fine "Shine", la ragazza mongola che segue i conti del ristorante per Cristian, mi ha fatto provare anche un calzone cotto e mozzarella.. e forse vedendomi troppo emozionato una CAMOMILLA della sua riserva speciale offerta da lei!
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io e Shine dopo la camomilla |
Che dire.. giornata storica.
Se decidete di venire in Mongolia e una volta nella vita lo consiglio a tutti, una serata da NEW ITALY, è d'obbligo.
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